La rete segreta delle proprietà vaticane all’estero - NOC Press

La rete segreta delle proprietà vaticane all’estero

 


di Roberto Arcu Fedele, per NOCPress

La vera ricchezza della Chiesa non sta nei suoi palazzi, ma nella fede dei poveri. Ma non per questo rinuncia al mattone.”
– Commento anonimo di un prelato vaticano, raccolto da The Times (2020)


Dai quartieri più eleganti di Londra alle strade signorili di Parigi, passando per le piazze finanziarie di Ginevra, New York e Zurigo, la Chiesa Cattolica possiede un patrimonio immobiliare globale stimato in miliardi di euro. Gran parte di queste proprietà non figura nei bilanci ufficiali del Vaticano e viene gestita attraverso una fitta rete di enti, fondazioni, ordini religiosi e società fiduciarie.

Nel presente report, NOCPress svela la mappa nascosta dei beni immobiliari della Santa Sede e dei suoi organismi satelliti all’estero, ricostruendo le tracce lasciate da documenti interni, inchieste giudiziarie e fonti giornalistiche.


L’ARCHITETTURA DEL MATTONE: COME IL VATICANO GESTISCE I BENI ALL’ESTERO

A gestire il patrimonio estero non è un unico organismo, ma un sistema decentrato composto da:

  • APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica)
  • Segreteria di Stato (fino al 2021)
  • IOR (Istituto per le Opere di Religione)
  • Ordini religiosi e congregazioni (gesuiti, salesiani, francescani, ecc.)
  • Fondazioni laiche e religiose
  • Società di comodo in Lussemburgo, Svizzera, Regno Unito, isole Cayman

Il sistema permette di dissimulare il reale valore e la reale proprietà degli immobili, secondo quanto emerso nel processo sullo scandalo di Londra (2021–2023) e nei rapporti di Moneyval.

Un patrimonio globale: oltre 5.000 immobili

Nel 2021, per la prima volta, il Vaticano ha reso pubblici alcuni dati sul proprio patrimonio immobiliare. Secondo il bilancio dell’APSA (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica), la Santa Sede possiede oltre 5.000 immobili:

  • 4.051 in Italia, di cui solo il 14% affittati a prezzi di mercato, mentre il restante è destinato a istituzioni ecclesiastiche o affittato a canoni agevolati.
  • Circa 1.120 all’estero, situati in città come Londra, Parigi, Ginevra e Losanna, spesso utilizzati come investimenti in aree di prestigio.

Questi dati non includono le proprietà delle nunziature apostoliche e di altri enti ecclesiastici.


FRANCIA, SVIZZERA, GERMANIA: IMMOBILI DI LUSSO E PROPRIETÀ STORICHE

Una mappa segreta pubblicata da Le Monde (2021) e confermata da L’Espresso ha individuato oltre 700 immobili intestati a enti religiosi riconducibili al Vaticano solo tra Parigi e Ginevra.

Esempi significativi:


  • Parigi, 7° arrondissement: 5 immobili intestati alla Congregazione dei Legionari di Cristo, uno dei quali usato come sede di una società fiduciaria lussemburghese (source: Le Monde, 2021)
  • Zurigo e Lugano: proprietà intestate a fondazioni collegate a prelati latinoamericani e africani
  • Bonn e Colonia: palazzi intestati all’Ordine dei Salesiani, ma gestiti da società immobiliari tedesche
In Svizzera, il Vaticano possiede circa 140 immobili a Ginevra e Losanna, per un valore stimato di 91 milioni di euro. A Parigi, sono state acquisite proprietà in zone prestigiose, come vicino all'Arc de Triomphe, con l'obiettivo di generare reddito e finanziare opere caritative.

Tuttavia, la gestione di questi beni solleva interrogativi sulla trasparenza e sull'effettiva destinazione dei proventi.


USA E CANADA: TRA HOTEL, CAMPUS E FONDI DI INVESTIMENTO

Secondo un’inchiesta di The Boston Globe (2020), la Chiesa cattolica negli USA detiene:


  • Tra 50 e 100 miliardi di dollari in beni immobili, incluse proprietà che fanno capo a diocesi, università, ospedali e ordini religiosi
  • Diverse di queste entità sono formalmente indipendenti ma giuridicamente legate alla Santa Sede, e molte ricevono istruzioni o finanziamenti diretti da Roma
  • L’arcidiocesi di New York possiede da sola oltre 1.500 edifici, inclusi grattacieli in affitto a multinazionali (fonte: New York Times, 2021)

AFRICA E ASIA: IL “TESORO MISSIONARIO” POCO MONITORATO

Il continente africano è oggi il nuovo cuore pulsante della Chiesa, ma anche un’enorme area grigia in termini di trasparenza economica.

  • In molti Paesi africani, diocesi e missioni posseggono terreni, ospedali e scuole non censiti da Roma
  • Una parte dei flussi finanziari in entrata non è tracciata e arriva tramite canali paralleli (fonte: Africa Confidential, 2022)
  • Alcune proprietà risultano essere registrate a nome di singoli prelati, soprattutto in Nigeria, Kenya, Congo, India e Filippine

Il caso Sloane Avenue: un investimento fallimentare

Uno degli scandali più significativi riguarda l'acquisto di un edificio al 60 di Sloane Avenue a Londra. Tra il 2014 e il 2018, la Segreteria di Stato ha investito circa 350 milioni di euro in questa proprietà, utilizzando fondi provenienti anche dall'Obolo di San Pietro. L'immobile è stato successivamente venduto nel 2022 per 186 milioni di sterline (circa 215 milioni di euro), comportando una perdita stimata di oltre 200 milioni di euro.

Il processo vaticano ha portato alla condanna di dieci persone, tra cui il cardinale Angelo Becciu, per reati finanziari legati a questa operazione.
Fonti: AP News, Reuters


IL RUOLO DEGLI ORDINI RELIGIOSI: UN IMPERO IMMOBILIARE AUTONOMO

Tra gli ordini religiosi più attivi sul piano immobiliare troviamo:

  • Gesuiti: presenti in 112 Paesi con 5.000 proprietà, tra cui università, collegi e missioni
  • Legionari di Cristo: coinvolti in diverse inchieste su fondi neri e immobili in Europa
  • Salesiani e Francescani: proprietari di centri educativi e cliniche, ma anche di beni residenziali di lusso

“Un sistema decentralizzato di proprietà ecclesiastiche, privo di trasparenza e soggetto a potenziali abusi” Rapporto Moneyval 2022

Riforme e resistenze interne

Nel tentativo di riformare la gestione finanziaria, Papa Francesco ha trasferito la supervisione degli investimenti immobiliari dalla Segreteria di Stato all'APSA. Nonostante ciò, permangono resistenze interne e difficoltà nel censire e controllare l'intero patrimonio ecclesiastico.

Inoltre, il rapporto del Comitato MONEYVAL del Consiglio d'Europa ha riconosciuto i progressi del Vaticano nella lotta al riciclaggio di denaro, ma ha evidenziato la necessità di ulteriori miglioramenti nella trasparenza delle persone giuridiche.



Di Redazione

Il patrimonio immobiliare del Vaticano rappresenta una risorsa strategica ma controversa, spesso gestita in modo opaco. Le riforme volute da Papa Francesco hanno acceso un faro sulla trasparenza e sulla responsabilità, ma resta ancora molto da fare per garantire che questi beni siano amministrati nell’interesse della Chiesa e dei fedeli, e non come strumenti speculativi o di potere.


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Come abbiamo lavorato a questa inchiesta

Questa inchiesta è il frutto di un lavoro giornalistico indipendente durato alcuni mesi. Per raccogliere, verificare e incrociare le informazioni abbiamo:

  • Consultato documentazione ufficiale (bilanci, rapporti vaticani, note della Sala Stampa, atti normativi come la Universi Dominici Gregis).
  • Analizzato articoli e approfondimenti di testate internazionali e specializzate, tra cui La Croix, The Pillar, Crux, National Catholic Reporter, Aleteia, Il Fatto Quotidiano, La Stampa, Reuters, AP e Vatican News.
  • Verificato la coerenza dei dati con fonti accademiche e pubblicazioni ecclesiali.
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  • Offerto alle fonti ecclesiastiche e alle istituzioni citate l’opportunità di commentare o replicare, anche in forma riservata.

La redazione ha operato secondo i principi del giornalismo investigativo e del codice deontologico dell’Ordine dei Giornalisti, tutelando le fonti confidenziali e applicando criteri di interesse pubblico prevalente.


FONTI CONSULTATE

  • Le Monde, “Les biens cachés du Vatican”, 2021
  • L’Espresso, “Le proprietà estere della Chiesa”, 2021
  • Reuters, “Vatican sells London building at loss”, 2022
  • The Boston Globe, “Catholic Church owns more than you think”, 2020
  • The Pillar, “The hidden real estate empire of the Vatican”, 2023
  • Moneyval Report, 2022
  • Il Sole 24 Ore, “Patrimoni ecclesiastici all’estero”, 2023
  • New York Times, “Archdiocese Real Estate Holdings”, 2021
  • Africa Confidential, “Catholic Missions and Capital in Sub-Saharan Africa”, 2022

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