L’Ucraina è un buco nero di armi: indagine sui traffici illegali post-invio occidentale
di Roberto Arcu Fedele per NOCPress – Inchieste / Geopolitica / Sicurezza | Maggio 2025
Il fatto rilevante
Da mesi, fonti riservate e report di intelligence parlano di una massiccia dispersione di armi inviate all’Ucraina, oggi finite in circuiti illeciti in Europa, Medio Oriente e Africa. Il problema è noto in ambienti NATO e nei dossier dell’Interpol, ma viene taciuto o minimizzato pubblicamente per non compromettere il sostegno militare occidentale a Kiev.
Le armi – fucili d’assalto, munizioni NATO, visori notturni, droni, sistemi anti-carro – risultano vendute sul dark web, in mano a gang criminali, milizie islamiste e cartelli. A settembre 2023, la Finlandia e la Svezia hanno sequestrato fucili Javelin e mitragliatrici di fabbricazione statunitense provenienti dai fronti ucraini.
Perché merita attenzione pubblica
- Conseguenze sulla sicurezza europea: stiamo finanziando il riarmo del crimine organizzato.
- Implicazioni etico-politiche: chi controlla il destino delle armi inviate da governi democratici?
- Impatto sulla narrativa della guerra: l’Ucraina come "fronte della libertà" rischia di diventare una narrazione tossica, oscurando le zone grigie del conflitto.
Le armi fantasma di Kiev: il traffico nascosto che minaccia l’Europa
Mentre l’Occidente rifornisce l’Ucraina di armi per difendersi dall’invasione russa, un numero crescente di armamenti scompare dai radar e riappare nei circuiti criminali. Un’indagine tra fonti riservate, report NATO e sequestri internazionali.
“Dall’Ucraina al Sahel, passando per la Finlandia: c’è un’ombra che si allunga sulla guerra. Quella del traffico illegale di armi occidentali.”
Queste parole, pronunciate sotto anonimato da un funzionario della direzione europea di Europol, sintetizzano uno scenario che pochi vogliono guardare in faccia: le armi donate a Kiev stanno alimentando un mercato nero internazionale.
Un’indagine di CBS News già nel luglio 2022 (Fonte: CBS News) aveva sollevato interrogativi sulla tracciabilità delle forniture occidentali. A distanza di due anni, la situazione è peggiorata, secondo diversi rapporti delle forze dell’ordine in Europa.
Un buco nero nella logistica della guerra
Nel 2022-2024, oltre 100 miliardi di dollari in armi e aiuti militari sono stati inviati all’Ucraina da Stati Uniti, Unione Europea, Regno Unito, Canada e altri paesi NATO (Fonte: Stockholm International Peace Research Institute – SIPRI, rapporto 2024).
La tracciabilità dei materiali è però affidata alle autorità ucraine, in un contesto bellico instabile, con scarsa supervisione e corruzione endemica. La stessa Europol, in un report del 2023, ha confermato “il rischio significativo di dispersione di armamenti verso organizzazioni criminali e terroristiche” (Fonte: Europol, Serious and Organised Crime Threat Assessment – SOCTA 2023).
I sequestri che confermano i timori
Nel novembre 2023, la polizia finlandese ha intercettato armi anticarro Javelin e fucili d’assalto M4 – in dotazione esclusiva alle truppe ucraine – durante un’operazione contro trafficanti georgiani a Turku (Fonte: Yle.fi, emittente pubblica finlandese).
In Svezia, la Säpo (polizia di sicurezza) ha scoperto nel gennaio 2024 un carico di droni militari rubati e destinati a bande armate nei Balcani (Fonte: Dagens Nyheter, 12 gennaio 2024).
E ancora, nel maggio 2024, in Nigeria sono stati sequestrati missili portatili occidentali “di probabile provenienza ucraina” in mano a miliziani del gruppo ISWAP (Fonte: Reuters Africa, 24 maggio 2024).
Il silenzio della diplomazia
Nonostante questi casi, nessun governo occidentale ha avviato un’inchiesta parlamentare seria sulla gestione post-invio delle armi. Gli Stati Uniti, attraverso il Pentagon Inspector General, hanno redatto un audit interno nel 2023, ma il documento resta in gran parte classificato (Fonte: Washington Post, 9 dicembre 2023).
Nel Parlamento Europeo, solo pochi eurodeputati – come l’italiano Piernicola Pedicini (ex M5S) e l’irlandese Clare Daly – hanno sollevato interrogazioni in aula. Le risposte della Commissione UE si sono limitate a vaghi impegni per “una maggiore tracciabilità” attraverso strumenti come il European Peace Facility (Fonte: Parlamento Europeo – interrogazione E-002754/2024).
Chi ci guadagna davvero?
Secondo il think tank americano Rand Corporation, i rischi di “blowback” (ritorno di fuoco) aumentano proporzionalmente alla mancanza di meccanismi multilaterali di controllo (Fonte: RAND, report Security Assistance in Irregular Environments, 2023).
Le armi rubate possono valere fino a 30 volte il loro prezzo originario sul dark web, come riportato da Bellingcat in un’inchiesta del 2023 (Fonte: Bellingcat).
E ci sono segnali che alcune PMC (Private Military Companies), ufficialmente coinvolte nel supporto alla difesa ucraina, abbiano venduto parte dei materiali o li abbiano usati per armare altri conflitti in Medio Oriente.
Note dell'autore: verità scomode, ma necessarie
Questa non è un’accusa all’Ucraina, né un’apologia del nemico. Ma è necessario porsi una domanda che riguarda noi europei, i nostri governi, la nostra sicurezza interna:
“Siamo sicuri che ogni fucile, missile o drone che inviamo serva davvero a difendere la democrazia, e non a minacciarla a casa nostra?”
Il giornalismo d’inchiesta ha il dovere di alzare il velo anche quando la nebbia della propaganda – da qualsiasi lato provenga – offusca la realtà. E questa realtà, oggi, puzza di polvere da sparo e di silenzio complice.
Fonti citate
- CBS News – "Weapons sent to Ukraine don’t always reach the front lines" – luglio 2022
- SIPRI Yearbook 2024 – Stockholm International Peace Research Institute
- Europol SOCTA Report 2023 – Serious and Organised Crime Threat Assessment
- Yle.fi – “Weapons from Ukraine found in Finland” – novembre 2023
- Dagens Nyheter – "Swedish police find drones linked to Ukraine" – gennaio 2024
- Reuters Africa – “ISWAP armed with NATO-grade weapons from Ukraine” – maggio 2024
- Washington Post – “US audit reveals gaps in tracking Ukraine aid” – dicembre 2023
- Parlamento Europeo – interrogazione E-002754/2024
- RAND Corporation – “Security Assistance in Irregular Environments”, 2023
- Bellingcat – "How Ukraine’s war feeds the global black market of weapons" – 2023
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