Leone XIV, la vera storia dietro lo “scandalo” del nonno Riggitano arrestato a Chicago nel 1917 - NOC Press

Leone XIV, la vera storia dietro lo “scandalo” del nonno Riggitano arrestato a Chicago nel 1917



verità, non scandalo


Un vecchio fascicolo polveroso, riesumato dagli archivi giudiziari della contea di Cook, negli Stati Uniti, è bastato per accendere nuove polemiche sul passato familiare del neoeletto Papa Leone XIV. A riportare alla luce l’episodio è stata un’indagine incrociata condotta da genealogisti americani e ripresa da testate italiane come Sky TG24 e Virgilio Notizie. A distanza di più di un secolo, il nome di Salvatore Giovanni Riggitano, nonno paterno del Pontefice, riemerge in un atto d’arresto datato 1917 per “relazione extraconiugale” e “condotta immorale”.

Ma perché questa storia, rimasta sepolta per decenni, riappare proprio adesso?

Un pontefice che divide: lo sfondo di una Chiesa in tensione

Il pontificato di Leone XIV — al secolo Robert Francis Prevost — si è aperto con un programma di riforme e aperture che ha immediatamente spaccato l’opinione pubblica vaticana. Proveniente da un ambiente pastorale e progressista, Leone XIV ha espresso posizioni che hanno inquietato gli ambienti più conservatori della Chiesa: maggiore inclusività, trasparenza amministrativa e un’apertura verso temi finora considerati tabù.

Non è un mistero che in Vaticano sia in atto una frattura profonda, descritta da diversi analisti come un vero e proprio "scisma strisciante". Un confronto interno tra l’ala riformista, guidata dal nuovo Papa, e la parte più rigida della Curia, legata a visioni tradizionaliste e a cordate geopolitiche ben radicate.

In questo contesto, la riemersione di uno scandalo familiare risalente a oltre un secolo fa sembra tutt’altro che casuale. Sebbene nulla nel fascicolo giudiziario comprometta direttamente la figura del Pontefice, l’effetto mediatico è chiaro: alimentare dubbi, insinuazioni, e spostare l’attenzione da temi ben più urgenti per la Chiesa contemporanea.

Il caso Riggitano: amore, scandalo e nuova identità

Secondo quanto ricostruito da Sky TG24, Salvatore Giovanni Riggitano, emigrato da Milazzo negli Stati Uniti, venne arrestato nel 1917 a Chicago insieme a Suzanne Fontaine, giovane donna dell’élite locale, con l’accusa di “condotta immorale”. All’epoca, Riggitano era già sposato. L’episodio, tipico del moralismo imperante nella società americana di inizio Novecento, portò a una forte umiliazione pubblica e al conseguente abbandono della sua identità originaria.

Fu così che Riggitano assunse il cognome Prevost, appartenente alla famiglia della compagna, per ricostruire la propria vita sotto un nuovo nome. Da quella unione nacquero due figli, tra cui Louis Prevost, padre dell’attuale Pontefice. L’intera genealogia è confermata dai registri civili americani e da fonti locali dell’Illinois, come riportato anche da Virgilio Notizie.

Nessun reato, solo un riflesso dei tempi

È fondamentale precisare che non esiste alcuna condanna nei confronti del nonno del Papa, né elementi che coinvolgano l’attuale Pontefice in vicende giudiziarie passate. L’accusa di “condotta immorale” riflette semplicemente il clima giuridico e culturale dell’epoca, quando la vita privata veniva giudicata e criminalizzata in base a rigide norme di decoro pubblico.

Ridurre questa vicenda a un presunto “scandalo” significherebbe ignorare il contesto e usare strumentalmente la storia per fini di delegittimazione.

Le radici che riaffiorano

L’episodio ha comunque riacceso l’interesse per le origini del Papa, le cui radici siciliane sono state confermate dal Comune di Milazzo. Il sindaco Pippo Midili ha annunciato l’invio di una pergamena ufficiale in Vaticano per celebrare l’ascendenza milazzese del Pontefice, sottolineando come anche da storie di emigrazione e difficoltà possano emergere figure di grande carisma e rilevanza spirituale.

Una narrazione costruita ad arte?

Molti osservatori notano il tempismo sospetto della diffusione di questi documenti. In un momento in cui Leone XIV sta cercando di avviare un rinnovamento profondo della Chiesa, recuperare un episodio del 1917 legato alla sua genealogia sembra più una mossa di pressione politica che un esercizio di memoria storica.

Come spesso accade nelle grandi istituzioni, i documenti del passato diventano strumenti di lotta nel presente. E anche il Vaticano, nonostante l’apparente immutabilità delle sue mura, non è immune da queste dinamiche.

Fonti:
  • Sky TG24 – “Leone XIV, il nonno arrestato nel 1917 per condotta immorale”
  • Virgilio Notizie – “Il nonno di Papa Leone XIV arrestato a Chicago per relazione proibita”
  • Comune di Milazzo – dichiarazioni ufficiali del sindaco Pippo Midili

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