"Occhio alla truffa". Truffe dei finti tecnici: “Hai un problema con il tuo PC”
È una delle truffe più sofisticate e pericolose perché fa leva sull’ansia tecnologica di molti utenti, soprattutto quelli meno esperti. Si tratta di una frode che si consuma spesso al telefono, ma può iniziare anche con una finestra pop-up sul browser o una mail allarmante.
Come funziona la truffa
Il meccanismo è ben collaudato: ricevi una telefonata da qualcuno che si presenta come tecnico di Microsoft, Apple o di un noto antivirus. La voce è gentile, rassicurante, ma subito ti mette in allarme: “Abbiamo rilevato un virus sul suo computer”, oppure “Abbiamo notato attività sospette legate al suo indirizzo IP”. A volte, si limitano a dire che “il suo computer sta per bloccarsi”.
Per rendere tutto più credibile, il truffatore potrebbe conoscere il tuo nome, o utilizzare tecniche di “spoofing” telefonico per far apparire sul display un numero italiano o il nome di un’azienda reale.
Ti propongono di “risolvere subito il problema” collegandosi da remoto al tuo computer. Ti fanno installare un programma legittimo (come TeamViewer, AnyDesk o UltraViewer), che consente il controllo da remoto del dispositivo. Una volta dentro, iniziano il vero attacco: possono installare software malevoli, accedere ai tuoi file, rubare password salvate, o peggio ancora, bloccarti il sistema chiedendo un riscatto (ransomware).
Varianti più recenti
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Alcuni truffatori chiedono di accedere al tuo home banking, con la scusa di “verificare se il virus ha compromesso le transazioni”.
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Altri ti dicono che serve un abbonamento a pagamento per la protezione (falso, ovviamente), e ti invitano a inserire i dati della carta.
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In alcuni casi, l’attacco avviene dopo che l’utente ha cercato online assistenza tecnica: i criminali pagano per posizionare siti truffaldini tra i primi risultati nei motori di ricerca, e il malcapitato è convinto di contattare un’assistenza ufficiale.
I bersagli preferiti
I truffatori mirano in particolare a:
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Anziani o persone con scarse competenze digitali.
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Piccole imprese senza reparto IT interno.
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Utenti già vittima in passato di truffe o malware.
Come difendersi
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Nessun tecnico ti chiamerà mai spontaneamente per problemi al tuo PC. Aziende come Microsoft o Apple non offrono questo tipo di servizio se non richiesto espressamente.
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Non fidarti dei pop-up allarmanti. Se mentre navighi appare un messaggio che blocca lo schermo e invita a chiamare un numero per “assistenza”, è una truffa.
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Non installare mai software suggeriti da sconosciuti. Anche se sembrano legittimi, una volta usati impropriamente diventano armi pericolose.
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In caso di dubbio, scollega internet e chiama un tecnico di fiducia.
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Se hai già permesso l’accesso remoto, cambia subito tutte le password, avvisa la tua banca e valuta una denuncia alla polizia postale.
La testimonianza
Mario (nome di fantasia), 67 anni, pensionato, ci racconta:
“Mi hanno chiamato dicendo che il mio computer era stato attaccato da un virus. Io ci ho creduto, anche perché da qualche giorno era lento. Mi hanno chiesto di aprire il computer e seguire alcune istruzioni. Dopo mezz’ora avevano il controllo del PC e mi hanno chiesto 150 euro per rimuovere il virus. Solo dopo mi sono accorto che avevano fatto acquisti con la mia carta. Ho perso oltre 900 euro.”
Occhio alla truffa: i criminali non entrano più dalla porta di casa, ma dal monitor del tuo computer. Proteggiti con la conoscenza.
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