Puglia. Bandiere palestinesi rovesciate nel flash mob davanti alla Regione. In Consiglio la mozione pro Palestina
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(free Palestine - foto di Efrem m Efre da Pexels) |
Bandiere palestinesi rovesciate nel flash mob tenutosi questa mattina davanti all’ingresso della sede del Consiglio regionale della Puglia, per condannare in maniera ferma lo sterminio della popolazione palestinese, ma anche per testimoniare che, in questo particolare momento storico, sono letteralmente ribaltate le priorità e cancellati i diritti umani di un intero popolo.
Quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza è la fotografia del
fallimento del diritto umanitario internazionale che non riesce a
fermare la follia omicida e irragionevole del Governo e dell’esercito
israeliano.
Questi i numeri del conflitto in Medio Oriente, dal 7 ottobre 2023:
60mila vittime, 120mila feriti, circa 15mila, secondo dati diramati dal
Ministero della sanità palestinese, i minori uccisi, quasi mille i
neonati, 34mila i bambini feriti. Si aggirano attorno ai 20mila i
bambini orfani. A queste si aggiungono le persone stuprate, torturate e
fatte prigioniere. Dati che un coro unanime, da ogni parte del mondo e
in ogni settore, non può che condannare.
Di fronte a questa inaudita crudeltà , la Puglia che è terra di frontiera
con affaccio sul Mar Mediterraneo, quindi naturalmente chiamata ad un
ruolo di incontro e cooperazione, non può rimanere indifferente. Per
questo motivo, Consiglieri regionali di maggioranza e del Movimento
Cinque Stelle, alla presenza della Presidente del Consiglio regionale,
hanno deciso di sottoscrivere la mozione che impegna Regione e
Presidente della Giunta, come si legge nel testo:
1. a condannare con fermezza la condotta genocida del Governo e
dell’esercito israeliani che, perpetrando lo sterminio sistematico della
popolazione civile inerme palestinese, e utilizzando la fame, la
carestia e le malattie come strumento di guerra e di distruzione di un
popolo, vietando peraltro l’ingresso nella Striscia di centinaia di
camion pieni di alimenti, aiuti e medicinali, si stanno macchiando di
violazioni sistematiche dei diritti umani e di efferati crimini contro
l’umanità ;
2. a sostenere ogni iniziativa volta a chiedere un immediato cessate il
fuoco umanitario a Gaza, in linea con le richieste avanzate dalle
Nazioni Unite, al fine di perseguire la liberazione incondizionata degli
ostaggi israeliani e di tutelare l’incolumità della popolazione civile
di Gaza, garantendo altresì la fornitura di aiuti umanitari continui,
rapidi, sicuri e senza restrizioni all’interno della Striscia;
3. ad interrompere tutti gli scambi commerciali ed i progetti di
cooperazione tra tutte le articolazioni della Regione Puglia e Israele,
con le aziende, col mondo accademico e con i centri di ricerca
israeliani”.
Questi i nomi dei Consiglieri regionali firmatari della mozione: Michele Mazzarano, Rosa Barone, Sergio Blasi, Paolo Campo, Loredana Capone, Grazia Di Bari, Marco Galante, Sebastiano Leo, Antonella Laricchia, Pierluigi Lopalco, Ruggiero Mennea, Lucia Parchitelli, Antonio Tutolo, Mauro Vizzino.
ALLA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA LOREDANA CAPONE
Il Consiglio Regionale della Puglia
Premesso che:
il conflitto in Medio Oriente, tra Israele e Palestinesi nella Striscia di Gaza, innescato dai massacri del 7 ottobre 2023, perpetrati da Hamas, ha prodotto circa 60mila vittime e 120mila feriti. Alle persone uccise e ferite, vanno aggiunte quelle stuprate, torturate e fatte prigioniere;
una tregua, seppur fragile, è durata poco più di due mesi ed è stata interrotta da raid israeliani il 18 marzo, dando il via ad una nuova escalation di morte e violenza;
sono circa 15mila, secondo dati diramati dalla sanità palestinese, i minori uccisi, quasi mille i neonati, 34mila i bambini feriti. Si aggirano attorno ai 20mila, ma è un numero che tende purtroppo a crescere, quelli che ormai sono orfani e, spesso, non hanno nessuno che possa prendersi cura di loro;
ultimi atti, in ordine di tempo, dimostrano che la furia omicida non accenna a fermarsi: droni israeliani hanno colpito a morte uomini palestinesi che stavano sorvegliando i camion degli aiuti umanitari per evitare saccheggi, e ancora un attacco ha ucciso nove dei dieci figli di Alaa al-Najjar, pediatra che lavora all'ospedale di Nasser. Sopravvissuti, oltre alla donna che era in servizio in ospedale, solo il marito e un figlio;
La situazione, per quel che riguarda gli aiuti umanitari, è catastrofica, sono pochi infatti i camion che riescono ad entrare nella Striscia dal valico di Rafah al confine con l’Egitto. Solo un bambino su tre, ha cibo. Il ministro della Sanità dell’Autorità Palestinese, Majed Abu Ramadan, ha comunicato che negli ultimi giorni, circa 30 tra bambini e anziani, sono morti di fame.
I medici riferiscono che la malnutrizione dilaga. Le organizzazioni umanitarie hanno lanciato l’allarme carestia per la gran parte della popolazione.
Considerato che
a conferma della necessità di operare per il cessate il fuoco e per lo sblocco immediato della fornitura di generi alimentari e medicine, continuano ad arrivare appelli da tutto il mondo;
settecentosessanta organizzazioni non governative chiedono il via libera degli aiuti ora fermi;
a distanza di circa otto mesi dalla richiesta di 40 scienziati internazionali, che denunciavano la gravissima emergenza sanitaria a Gaza, chiedendo contestualmente un intervento fattivo della comunità internazionale per favorire la pace ed il riconoscimento dei diritti umanitari dei palestinesi, il quadro è peggiorato con due ospedali colpiti dall’esercito israeliano, l’intero sistema sanitario palestinese preso come bersaglio, e la morte di un numero altissimo anche di operatori sanitari.
Gravissimo l’attacco all’ospedale Kamal Adwannel, nel nord di Gaza: ospedale svuotato, personale sottoposto a maltrattamenti, arrestato il direttore, il dott. Hussam Abu Safiya;
l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha parlato di “profondo orrore” e la portavoce Margaret Harris, ha espressamente dichiarato: “Siamo a un passo dall’abisso”;
è in corso, presso la Corte internazionale di giustizia, un procedimento nei confronti dello Stato di Israele per la violazione della Convenzione sul genocidio del 1948;
la Corte penale internazionale ha emesso mandati di arresto per il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ed il suo ex Ministro della difesa Yoav Gallant e il leader di Hamas Mohammed Diab Ibrahim Al- Masri, per crimini di guerra e crimini contro l'umanità per la guerra a Gaza e gli attacchi dell'ottobre 2023.
Considerato inoltre che
la soluzione “due Popoli-due Stati” è l’unica via perché si possa ristabilire l’equilibrio e garantire finalmente una convivenza pacifica e reciprocamente rispettosa di due diritti, il diritto di esistere dello Stato ebraico di Israele ed il diritto di avere una terra e uno Stato per i Palestinesi;
lo Stato di Palestina è riconosciuto da 147 dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite, che rappresentano il 75% della comunità internazionale, chiamata ad intervenire, a tutela dei civili, dal punto di vista umanitario e diplomatico;
il Parlamento europeo ha già approvato nel 2014 la Risoluzione (2014/2964(RSP)) sul riconoscimento dello Stato di Palestina, e successivamente il Parlamento italiano, con la mozione 1/00745 del 27 febbraio 2015, approvata a larga maggioranza, ha impegnato il Governo al riconoscimento dello Stato di Palestina. Inoltre, mercoledì 21 maggio scorso, è stata approvata dalla Camera una mozione che impegna il Governo a promuovere la ricostruzione di Gaza, la fine delle ostilità ed un processo di pace fondato sulla coesistenza dei due Stati, entro i confini riconosciuti, nonché il cessate il fuoco umanitario immediato, la liberazione degli ostaggi ancora trattenuti da Hamas e la possibilità di fornire aiuti alla popolazione civile.
Considerato altresì che
la Puglia, data la sua posizione geografica, è regione di frontiera nel Mar Mediterraneo, naturalmente vocata al dialogo e alla pace;
Impegna la Regione e il Presidente della Giunta:
1. a condannare con fermezza la condotta genocida del Governo e dell’esercito israeliani che, perpetrando lo sterminio sistematico della popolazione civile inerme palestinese, e utilizzando la fame, la carestia e le malattie come strumento di guerra e di distruzione di un popolo, vietando peraltro l’ingresso nella Striscia di centinaia di camion pieni di alimenti, aiuti e medicinali, si stanno macchiando di violazioni sistematiche dei diritti umani e di efferati crimini contro l’umanità ;
2. a sostenere ogni iniziativa volta a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza, in linea con le richieste avanzate dalle Nazioni Unite, al fine di perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e di tutelare l’incolumità della popolazione civile di Gaza, garantendo altresì la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi, sicuri e senza restrizioni all’interno della Striscia;
3. ad interrompere tutti gli scambi commerciali ed i progetti di cooperazione tra tutte le articolazioni della Regione Puglia e Israele, con le aziende, col mondo accademico e con i centri di ricerca israeliani.
Bari, 26 Maggio 2025
I Consiglieri Regionali Michele Mazzarano
Rosa Barone Sergio Blasi Paolo Campo Loredana Capone Grazia Di Bari Marco Galante
Antonella Laricchia Sebastiano Leo Ruggiero Mennea Pierluigi Lopalco Lucia Parchitelli Antonio Tutolo Mauro Vizzino
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