Smartphone "rigenerato"? Truffa a prezzo pieno - NOC Press

Smartphone "rigenerato"? Truffa a prezzo pieno

 


Rubrica: "Occhio alla Truffa"


“Sembrava un affare. Invece era solo una scatola vuota travestita da tecnologia.”


Luca (nome di fantasia), 24 anni, studente universitario e appassionato di elettronica, pensava di aver fatto il colpo dell’anno. Scorrendo su un noto portale di annunci tra privati, si imbatte in un’offerta irresistibile: iPhone 13 Pro Max, rigenerato, 256 GB, a soli 450 euro. Il venditore garantiva “pari al nuovo”, video dimostrativi, spedizione assicurata e persino una confezione sigillata.

Contatta il numero in inserzione. La risposta arriva quasi subito. Il tono è rassicurante, il linguaggio curato, nessuna pressione. Il venditore si presenta come un tecnico che lavora in un centro assistenza “certificato Apple”. Mostra foto e video del dispositivo acceso, scatola compresa. Gli garantisce che l’iPhone è stato “testato, igienizzato e dotato di garanzia commerciale”.

Luca decide di fidarsi. Bonifico effettuato, spedizione tracciata, pacco in arrivo. Tutto fila liscio… almeno fino all’unboxing.

La scoperta

Il telefono c’è. Ha il logo Apple, la pellicola protettiva e perfino la schermata di avvio con il classico saluto multilingue. Ma qualcosa non torna: lo schermo si blocca, il sistema operativo è diverso, alcune app sono scomparse. Porta il dispositivo da un tecnico di fiducia.

La diagnosi è impietosa: non è un iPhone, ma un clone cinese dal valore di mercato di circa 70 euro. L’aspetto esterno è stato perfettamente camuffato. Dentro, però, una scheda madre generica, un sistema Android modificato per sembrare iOS, e una batteria di scarsa qualità.

Il venditore, nel frattempo, è svanito. Numero disattivato, annuncio cancellato, nessuna risposta via email. Il sito di annunci non si assume responsabilità, essendo una piattaforma di contatto tra privati.

Lezione da ricordare

Quella che sembra una truffa “tecnica” è in realtà un classico inganno basato sulla fiducia e sull’illusione dell’affare. I criminali digitali studiano molto bene le modalità di vendita, usano linguaggio credibile, creano documentazione falsa e spesso si appoggiano a profili con recensioni comprate o rubate.

I prodotti “ricondizionati” sono un terreno fertile per le truffe: il termine stesso è abusato e non regolamentato quando la vendita avviene tra privati. Il rischio è altissimo.

Come difendersi
  • Acquista solo da rivenditori ufficiali o marketplace con protezione acquisti
  • Diffida di offerte troppo vantaggiose rispetto al prezzo di mercato
  • Non fidarti solo di foto o video: possono essere rubati o generati con AI
  • Evita bonifici diretti: usa sistemi di pagamento con tutela acquirente
  • Verifica la presenza del numero di serie e controllalo sul sito ufficiale del produttore
  • Chiedi sempre una fattura o una prova d’acquisto verificabile

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