Cerignola. Presentato il progetto di riqualificazione del Piano delle Fosse e del Tratturio Regio
L’assessore all’Urbanistica del Comune di Cerignola Luciano Giannotti e l’architetto Gianluca Andreassi hanno incontrato la cittadinanza e il mondo associativo a Palazzo Fornari per presentare una proposta progettuale per la realizzazione di infrastrutture verdi.
L’elaborato, nelle scorse ore, è stato inviato agli uffici della Regione Puglia che valuterà lo stanziamento dei fondi. Gli obiettivi dichiarati dell’amministrazione comunale sono il recupero del Tratturo Regio e gli interventi di riqualificazione del Piano delle Fosse.
Il progetto non riguarda un singolo pezzetto di città , ma prevede interventi su un’area di oltre 2 chilometri, che va dal murale di Di Vittorio allo stadio Monterisi e che ingloba il Piano delle Fosse, via Consolare e viale di Ponente.
Ci saranno, quindi, tanti micro-cantieri per creare un sistema continuo e omogeneo. Nel merito, si lavorerà per togliere cemento – soprattutto da Piano San Rocco – e asfalto e aggiungere aree verdi composte da alberi e aiuole, ma anche per ridisegnare l’architettura delle strade mantenendo l’attuale larghezza della carreggiata e il numero dei posti di parcheggio.
La proposta, dunque, si concentra sull’incremento della copertura a verde finalizzato alla riduzione delle superfici impermeabili, sulla creazione di sistemi verdi e sulla riqualificazione, in chiave ecologica, dei sistemi tratturali storici e degli elementi identitari delle aree destinate alla transumanza. Importante poi sarà concepire un modello di gestione dello spazio recuperato e di governance che saranno costruiti nel tempo, in un percorso che richiama i contenuti del Piano urbanistico generale (Pug).
Da evidenziare, inoltre, che il progetto integra diverse componenti: storico-culturali, paesaggistiche, ambientali ed ecologiche.
“Il Piano delle Fosse necessita di una riqualificazione per essere più fruibile e decoroso dal punto di vista urbano. Tra i vari avvisi pubblici, quello a cui partecipiamo è veramente adatto per operare su un bene culturale di questo spessore. Infatti, va a incentivare delle progettazioni che, unitamente al recupero del Tratturo Regio, implementa delle infrastrutture verdi. Quindi, lavoreremo su due fronti: ci saranno interventi su delle aree antiche, ma anche di rigenerazione urbana che cambieranno il volto di quella zona della città . Questa progettualità , poi, si innesta con un altro possibile intervento sempre sul Tratturo Regio, nel tratto che va dallo stadio Monterisi verso via Foggia”, ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Luciano Giannotti.
“Il Piano delle Fosse è l’esempio più interessante del rapporto che da diversi secoli unisce città e campagna. L’asse tratturale invece potrebbe diventare un’infrastruttura verde importante, mentre oggi è spesso incompiuto o utilizzato impropriamente. È un tentativo ambizioso e sarà utile attuare delle scelte di ricamo intervenendo su un tessuto urbano già esistente”, le parole del progettista incaricato, l’architetto Gianluca Andreassi.
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