Grano duro sotto attacco, il Governo risponde: più fondi, filiere rafforzate e stop alla concorrenza sleale
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In riferimento all'interrogazione sull'andamento del prezzo del grano, la riduzione delle superfici coltivate e il rischio di concorrenza sleale, arriva la risposta del Ministero dell'Agricoltura, che ribadisce quanto il grano duro rappresenti una coltura strategica e centrale nella filiera della pasta.
“Per affrontare queste criticità, il Governo ha messo in campo una serie di misure: in ambito europeo, nell'ambito della PAC 2023-2027, è stato previsto un plafond di 91,4 milioni di euro annui, con un importo erogato nel 2024 pari a 101,86 euro per ettaro, condizionato all'utilizzo di sementi certificate, rientrando in una strategia più ampia che destina 524 milioni di euro all'anno a settori agricoli considerati strategici.
A livello nazionale, è stato rafforzato il Fondo grano duro, elevandolo a 32 milioni di euro. Sono inoltre stati potenziati i contratti di filiera e altri interventi su tale fronte sono in corso di predisposizione e saranno contenuti nel collegato agricolo di prossima presentazione al Consiglio dei ministri.
Per far fronte all'emergenza siccità che ha colpito il Mezzogiorno, il Governo ha predisposto un sostegno complessivo di 112,2 milioni di euro a beneficio delle aziende agricole danneggiate, rafforzando anche il sostegno alla ricerca e all'innovazione per progetti riguardanti il miglioramento genetico del grano e la sicurezza e qualità alimentare”. Lo riporta il deputato di Fratelli d'Italia Giandonato La Salandra, componente della Commissione Agricoltura della Camera.
Inoltre, per quanto riguarda il tema della concorrenza sleale, il Ministro dell'Agricoltura ha ribadito con fermezza, anche in sede europea, che l'Italia non accetterà accordi commerciali che non garantiscano piena reciprocità in termini di standard produttivi e ha richiesto ulteriori strumenti di tutela come valutazioni preventive e clausole di salvaguardia, in caso di importazioni anomale.
“Il Governo continuerà a intervenire con determinazione per sostenere il reddito degli agricoltori, garantire stabilità al mercato e tutelare la produzione nazionale da forme di concorrenza sleale. Garantisco nuovamente il mio impegno personale nel vigilare su questo, essendo stato il primo - atti alla mano - ad intervenire sul tema del grano duro: la politica si misura in atti concreti e non con esternazioni di circostanza. Ci ricorderanno, infatti, non per quello che siamo stati ma per quello che abbiamo fatto: con le scarpe sporche di terra e la faccia pulita. Ringrazio il MASAF e il costante e quotidiano lavoro che, anche e soprattutto in Europa, il ministro Lollobrigida porta avanti nell’interesse ed a tutela del settore primario della nostra economia”, conclude il parlamentare di Capitanata.
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