Lavoro, benessere e parità. Dal Welfare della Regione Puglia 2,5 milioni di euro
Una Puglia che sostiene il lavoro e le famiglie, che crede in un’economia fondata non solo su numeri e produttività, ma anche su benessere, uguaglianza e qualità della vita. È questo il messaggio forte che arriva dalla delibera approvata oggi dalla Giunta Regionale: 2,5 milioni di euro per attivare la misura del dipartimento Welfare regionale “Interventi di promozione del welfare aziendale e di nuove forme di organizzazione del lavoro family friendly”, nell’ambito del PR Puglia FESR-FSE+ 2021-2027. Un’azione che guarda al futuro del lavoro e che fa della conciliazione vita-lavoro un motore di innovazione sociale ed economica.
“Il benessere organizzativo non è un lusso, ma una condizione imprescindibile per costruire un mercato del lavoro più equo, dinamico e attrattivo – ha dichiarato Ruggiero Mennea, consigliere delegato al Welfare della Regione Puglia –. Con questo provvedimento mandiamo un segnale chiaro: vogliamo una Puglia che metta al centro le persone, che riconosca il valore del lavoro delle donne, su cui grava purtroppo ancora oggi in misura prevalente il carico di cura, e degli uomini e che aiuti le imprese a crescere, non sacrificando ma promuovendo la qualità della vita. Investire nel welfare aziendale significa costruire fiducia, attrarre talenti e generare impatto sociale duraturo”.
L’intervento prevede il finanziamento di piani di welfare aziendale da parte delle PMI pugliesi, che potranno ottenere un contributo fino all’80% dei costi sostenuti per servizi e misure dedicate ai propri dipendenti: flessibilità oraria, assistenza per figli minori o familiari non autosufficienti, supporto al rientro dopo il congedo, benefit legati alla salute psicofisica e alla conciliazione.
“Sostenere l’equilibrio tra vita privata e lavoro non è solo una questione di diritti – ha spiegato Valentina Romano, direttrice del Dipartimento Welfare della Regione Puglia – ma anche di competitività. Le imprese che investono nel welfare interno sono più resilienti, più innovative e maggiormente capaci di attrarre capitale umano. Questo intervento risponde ad una visione: creare contesti organizzativi che riconoscano i bisogni delle persone, promuovano la parità di genere, e riducano le disuguaglianze nel lavoro e nella società”.
I fondi confluiranno in un Avviso pubblico a sportello rivolto alle PMI con sede in Puglia, operanti nei settori ammessi dal regolamento europeo, che presenteranno progetti fondati sull’analisi reale dei bisogni di conciliazione dei propri lavoratori.
La misura si inserisce nel quadro delineato nel Piano regionale delle politiche sociali e nell’Agenda di Genere della Regione Puglia, rafforzando una visione strategica: fare del welfare aziendale un ponte tra benessere individuale e sviluppo economico collettivo.
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