Molfetta, inchiesta sugli appalti: misure cautelari per il sindaco - NOC Press

Molfetta, inchiesta sugli appalti: misure cautelari per il sindaco

 




MOLFETTA – La gestione degli appalti pubblici torna al centro dell’attenzione giudiziaria. Il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, si trova attualmente agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza che punta a far luce su presunte irregolarità nelle procedure di affidamento.

Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari, è arrivato dopo una serie di audizioni avvenute il 2 maggio, durante le quali otto persone sono state sentite in sede istruttoria. L’indagine si concentra su presunti scambi tra incarichi pubblici e consenso elettorale, con l’obiettivo di ricostruire eventuali intrecci tra l’amministrazione e interessi esterni.

Coinvolta nell’inchiesta anche una dirigente del Comune, Lidia De Leonardis, 58 anni, residente a Bari, anch’ella destinataria della misura dei domiciliari. Le accuse, ancora in fase di verifica, rientrano in un filone più ampio che riguarda la trasparenza amministrativa nella gestione delle risorse pubbliche.

Gli accertamenti proseguono nel massimo riserbo, mentre le autorità giudiziarie lavorano per chiarire eventuali responsabilità e delineare con precisione i contorni della vicenda.

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