Porto di Trieste: sequestro di prodotti alimentari contraffatti - NOC Press

Porto di Trieste: sequestro di prodotti alimentari contraffatti




I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trieste e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno sequestrato 1.164 confezioni di patatine e 216.000 dadi da cucina risultati contraffatti.

In particolare, i militari del II Gruppo Trieste, nel corso di un controllo a tutela della salute pubblica e volto al contrasto della diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza previsti, hanno recentemente concluso due importanti operazioni di servizio sottoponendo a sequestro 1.164 confezioni di patatine e 216.000 dadi da cucina risultati contraffatti, riconducibili a brand ampiamente noti.

Entrambe le tipologie di prodotti erano state caricate a bordo di due trailer, l’uno diretto in Germania e l’altro nel Regno Unito, sbarcati nel porto di Trieste da altrettante motonavi provenienti dal porto turco di Mersin.

Se il sequestro di patatine rappresenta una novità, quello dei dadi richiama alla memoria due distinti interventi operati nel corso del 2023 dallo stesso Reparto quando ne furono sequestrati quasi 500.000 pezzi destinati, almeno documentalmente, al mercato tedesco.

Così come allora, anche in questa circostanza, le perizie tecniche appositamente richieste ai rispettivi titolari dei marchi, ne hanno certificato l’avvenuta contraffazione ovvero uno sfruttamento indebito della loro notorietà.

Il contrasto alle frodi doganali è fondamentale per preservare le risorse del bilancio dell’Unione Europea e dello Stato, per salvaguardare gli operatori economici onesti dalla concorrenza sleale di quelle imprese che introducono nel mercato prodotti a prezzi inferiori (perché immessi nel territorio nazionale in evasione dei dazi e/o aggirando le misure antidumping) e per tutelare i cittadini dall’ingresso di merci di dubbia natura e provenienza.

In ossequio alle disposizioni recate dal Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n.188 si evidenzia che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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