Regione Puglia. Acqua in Capitanata, caso Xylella BAT e PSR 2014-2022 al centro della IV commissione
Quest'oggi, in seduta di audizioni, si è riunita alla Regione Puglia la IV Commissione, presieduta da Francesco Paolicelli, con all’ordine dei lavori lo stato di avanzamento della Xylella nel territorio della BAT, il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 – Misura 6 'Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese' e l’apertura dei sistemi di irrigazione da parte del personale del Consorzio di Bonifica della Capitanata.
Avanzamento della Xylella nel territorio della BAT
Su richiesta della consigliera Grazia Di Bari (M5S), è stata portata all’attenzione della Commissione, lo stato di avanzamento della Xylella nel territorio della BAT, a seguito del ritrovamento della pianta infetta nel territorio di Minervino Murge, nonostante fino a qualche anno fa sembrava impossibile che il batterio potesse avanzare fino al territorio della BAT. A questa preoccupazione, la consigliera Di Bari ne ha aggiunta anche quella relativa alla constatazione dello stato di abbandono dei terreni dell’azienda agricola provinciale Papparicotta. Da qui, la sua sollecitazione al fine di capire se in questa zona sono previsti interventi e se siano stati presi dei contatti con la Provincia.
Per l’Osservatorio fitosanitario regionale è intervenuto il dirigente Salvatore Infantino, il quale ha chiarito che sono tre le sottospecie di xylella esistenti nel territorio regionale: la pauca che ha devastato l’intero Salento, la fastidiosa fastidiosa ritrovata nel territorio di Triggiano e la multiplex ritrovata nella zona di Santeramo. La pianta infetta, oggetto delle forti preoccupazioni della consigliera Di Bari, è stata eradicata così come tutte quelle ricadenti nell’arco di 50 metri, come è previsto dal Regolamento europeo. L’allarme deve essere contenuto anche se l’attenzione deve essere necessaria, ha rimarcato il dirigente. Ad oggi con l’Arif è stata realizzata un’attività di sorveglianza specifica in agro di Minervino Murge, tanto che sono stati raccolti 8206 campioni, che fortunatamente sono risultati tutti negativi su un’area che va oltre i 2,5 chilometri. Dal punto di vista fitosanitario non si spiega ancora il ritrovamento dell’albero infetto, ma si continuerà ad avere un’attenzione particolare per quel territorio. Forse si è trattato di un caso fortuito a trovare il paziente zero. La Puglia ha un’organizzazione efficiente che consente di rispondere prontamente a questo tipo di problematiche, tale da poter eradicare l’elemento nocivo e poter dichiarare indenne l’area.
In ordine alla situazione in cui oggi si riscontra per l’azienda Papparicotta, il dirigente Infantino ha rassicurato che non ci sono piante positive, ma occorre che la gestione risponda in maniera efficace ed efficiente alle regole del controllo del vettore.
A tal proposito, è intervenuto il vicepresidente della Provincia BAT Lorenzo Marchio Rossi, per rassicurare che l’amministrazione provinciale sin dal 2022 ha garantito l’attività di monitoraggio sulla presenza del batterio xylella e che è giunto il momento per pubblicare un bando di affidamento al fine di essere valorizzata al massimo. Lo si sta affrontando come problema prioritario.
Ad attenzionare le preoccupazioni degli agricoltori della Bat, è intervenuto il Savino Montaruli, dell’Unione Commercio Puglia, per ribadire la necessità di capire come, con un vettore, il batterio sia arrivato in un albero del territorio di Minervino Murge e molti dubbi restano. Da parte sua, è giunto l’apprezzamento per tutte le forme possibili messe in atto da parte della Regione per aggredire il batterio. Infine, l’invito agli Enti pubblici a monitorare i propri appezzamenti, per prevenire ma anche per fare un’analisi di ciò che è presente nel territorio compresa la quantità di rifiuti abbandonati, speciali e pericolosi.
A rassicurare un po’ tutti sull’attività messa in campo dell’Osservatorio fitosanitario in collaborazione con Arif, è intervenuto l’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia, rilevando che la dimostrazione che l’attività di monitoraggio sta avvenendo in maniera seria, ne deriva dall’individuazione della sola pianta ritrovata a Minervino. Per l’assessore il tema serio su cui nessuno può permettersi di transigere è quello che riguarda i lavori di pulizia dei terreni da parte dei privati cittadini, ma anche da parte degli enti che devono emettere delle ordinanze comunali che siano rigide nell’esecuzione della prima fase. Particolare attenzione si deve prestare anche all’accertamento e tracciabilità delle piante che entrano nel nostro territorio.
In conclusione dei lavori sul punto richiamato, la consigliera Di Bari, ringraziando l’Osservatorio e l’Assessorato su quanto si sta facendo, ha auspicato che la stessa attenzione della Regione venga seguita anche dalla Provincia Bat, in ordine soprattutto alla situazione dell’azienda Papparicotta. Pertanto, ha chiesto l’aggiornamento del punto.
Misura 6 del PSR 2014-2022
Altro argomento oggetto di approfondimento ha riguardato il Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 – Misura 6 'Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese', richiesto dal consigliere Tommaso Scatigna (FdI), al fine di comprendere se la capienza dei fondi prevede la possibilità di soddisfare i giovani agricoltori, che non ricevendo risposta, sono costretti ad anticipare le risorse per completare i loro lavori.
La Misura 6 sostiene il ricambio generazionale attraverso l’ingresso nel settore agricolo di coltivatori adeguatamente qualificati.
Il dirigente del Dipartimento agricoltura Vito Ripa, responsabile di raccordo delle misure strutturali del PSR 2014-2022, ha relazionato sul punto, evidenziando che la programmazione 2014-2022 si è protratta per altri 2 anni, la cui la liquidazione sarà conclusa il 31 dicembre del prossimo anno. In particolare, il dirigente ha spiegato che la Misura 6.1 in favore dei giovavi in agricoltura, ha ottenuto la pubblicazione di 3 bandi: il primo nel 2016, un secondo nel 2022 e un terzo, pubblicato nell’anno in corso, di cui si è nella fase di raccolta delle domande. Il bando del 2022 è stato a premio secco, cosi come anche quello in corso è a premio secco, dovuto ad una dotazione aggiuntiva di 14 milioni di euro che residuava l’anno scorso. L’ultimo bando è stato pubblicato ad aprile 2025 con un approccio nuovo, riservandosi di dare l’avvio in un momento successivo, perché sono cambiati i rapporti tra Regione e Agea (organismo pagatore). Di fatto, la fase di organizzazione nell’acquisizione delle domande è cambiata ed è per questo che a maggio è stato dato l’avvio al bando al fine di dare pubblicità , che sarà chiuso prima del periodo feriale, per procedere con i pagamenti a partire da ottobre prossimo. Il pagamento avverrà per tranches, la prima sarà immediata che è pari al 70%, mentre la seconda tranche del premio verrà erogata nel momento in cui il beneficiario dimostra di avere realizzato gli impegni assunti rispetto alla presentazione della domanda. C’è la possibilità di acquisire il premio anche in deroga, nonostante un requisito di premialità sarà il titolo di studio in materia agricola, veterinaria o forestale. Questo, potrà avvenire perché la regolamentazione comunitaria dà la possibilità di pagare il premio con l’impegno di acquisire il titolo anche nei sei mesi successivi.
Riguardo allo stato delle domande, oggi si può dire che il bando del 2016 è ai residui degli ultimi pagamenti. Stessa situazione in ordine al bando del 2022, mentre si sta provvedendo ad approntare un provvedimento per poter andare in transizione e trascinare gli impegni assunti dall’amministrazione giuridicamente vincolanti nei confronti di un soggetto che possono essere trasferiti alla programmazione 2023-2027, per dare la possibilità di completare gli investimenti fra qualche mese.
L’assessore Pentassuglia, sul punto ha rilevato che sono stati 1500 i nuovi insediamenti in questi anni, su oltre 5000 domande pervenute, riguardanti la richiesta dell’insediamento e dell’investimento. Lo scorrimento ha riguardato oltre 1600 domande. Per la nuova programmazione, se ne parlerà il 24 e 25 giugno prossimi in Puglia, dove ci sarà il Comitato di Sorveglianza della Commissione europea. Due delle novità della nuova programmazione riguarderà il primo insediamento, dove il richiedente però non potrà superare i 41 anni d’età e altri aspetti andranno a favorire un margine più largo a chi vuole insediarsi. I bandi saranno più dinamici come di intesa con la Commissione europea, con il coordinamento del Ministero che si interfaccerà con le Regioni. Saranno aperti nuovi bandi per legittimare la tempistica e mettere tutti nelle condizioni di dare concretezza.
Carenza di acqua irrigua nella BAT
Su richiesta della consigliera Tonia Spina (FdI), è stata calendarizzata l’audizione, con la forte motivazione derivante dalla carenza di acqua nel territorio della BAT e di Foggia, ma soprattutto dei terreni ricadenti in agro di San Ferdinando di Puglia, comune ad alta valenza agricola, da destinare all’uso irriguo, a cui si aggiunge la volontà di fare chiarezza sulle procedure operative espletate durante l’apertura dei sistemi di irrigazione da parte del personale del Consorzio di Bonifica della Capitanata. La consigliera Spina ha rilevato che diversi agricoltori della provincia Bat e Foggia hanno segnalato il fenomeno del cosiddetto “colpo d’ariete” durante l’apertura di alcuni settori del sistema di irrigazione, tale da provocare danni agli impianti ed interruzione della erogazione idrica.
Nello specifico è intervenuto il sindaco di San Ferdinando Michele Lamacchia, rimarcando la necessità di garantire una attività di manutenzione degli impianti e delle condotte, che andrebbe fatta prima dell’apertura dell’attività di irrigazione, migliorando nello stesso tempo la captazione dell’acqua, ma soprattutto assicurando l’acqua sin dal mese di aprile con un’accurata e costante manutenzione.
Di mancanza di attenzione nei confronti dei consorziati ha parlato il rappresentante del Comitato agricoltori indipendenti Tommaso Parisi, che oltre a chiedere maggiori garanzie nell’erogazione di maggiori quantità di acqua, ha chiesto al Consorzio della Capitanata una più accurata e costante manutenzione degli impianti.
Francesco Santoro, direttore generale del Consorzio di Capitanata, con la premessa che l’acqua è carente e che quindi l’apporto acqua è irrisorio, ha spiegato che il tutto è compromesso dallo schema idrico Ofanto che risulta essere piuttosto complesso e che coinvolge tre regioni e diversi soggetti tra gestori e utilizzatori delle risorse. Nello specifico, delucidazioni di dettaglio sulle modalità dell’approvvigionamento dello schema Ofanto, son state fornite tecnicamente dal direttore dell’area ingegneria del Consorzio di Capitanata Francesco Fattimbene, che si occupa di invasi e delle grosse adduzioni. L’approvvigionamento avviene solo attraverso le piogge, che quest’anno sono state inferiori rispetto agli altri anni, visto che gli invasi oggi sono vuoti. A questo, secondo l'ing. Fattimbene, si deve aggiungere un altro aspetto negativo del sistema Ofanto che è da attribuire esclusivamente alla risorsa della diga di Conza, il cui utilizzo è per uso potabile. Infatti, oggi dei 40 milioni di metri cubi di acqua presenti, 30 dei quali sono stati sottratti all’uso irriguo, perché destinati all’uso potabile. Per incrementare l’efficienza dello schema Ofanto, secondo il tecnico del Consorzio, bisognerebbe recuperare e mettere in rifunzionalizzazione la traversa di Santa Venere che è di competenza del Consorzio della Basilicata. A questo intervento se ne deve aggiungere un altro, che è quello di adeguare gli organi meccanici della diga di Conza, per far sì che sia consentito un invaso maggiore di quello che oggi è autorizzato dalla diga, e questo è di competenza di Acque del Sud. Da qui, dunque, a fronte di una disponibilità ridotta di acqua, è stata calcolata a 600 metri cubi di acqua la destinazione per ettaro, rispetto ai 2500 metri cubi che erano concessi per ettaro.
Per il direttore dell’area agraria del Consorzio di Capitanata Luigi Nardella, se quest’anno l’inizio della stagione irrigua è stata ritardata, le responsabilità non sono da attribuire all’inefficienza dell’attività del Consorzio.
In conclusione dei lavori sul punto, l’assessore Pentassuglia ha garantito che il problema si sta affrontando in maniera seria e condivisa e si sta lavorando in modo capillare per tenere insieme gli interessi generali.
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