Conflitto Gaza. Amendola, F-35 e vertici israeliani. Una firma per la pace - NOC Press

Conflitto Gaza. Amendola, F-35 e vertici israeliani. Una firma per la pace

(foto: Steve Johnson da Pexels)

Dopo le discordanti dichiarazioni sull'Aeroporto militare Amendola, che avrebbe ospitato vertici israeliani e caccia F-35 per raggiungere Gaza. arriva la condanna a una richiesta di pace del Coordinamento provinciale Capitanata per la pace di Foggia.


Scriviamo ai parlamentari per bloccare il Memorandum di collaborazione militare con Israele!
«Mentre il governo Netanyahu continua nella sua scandalosa e ripugnante opera di sterminio della popolazione e dei bambini di Gaza - tra la condanna praticamente unanime di tutto il mondo - potresti immaginare che un altro governo, proprio quello italiano, si appresta l'8 giugno a rinnovare per altri cinque anni un accordo di collaborazione militare con Israele, il c.d. Memorandum d'Intesa? Eppure è così!

Mentre qui in Capitanata inizia la stagione estiva e ogni giorno migliaia di vacanzieri e bagnanti percorrono festosamente la statale Garganica che lambisce l'aeroporto di Amendola, potresti immaginare che quella base militare l'11 febbraio scorso ha ospitato i vertici delle forze aeree che utilizzano gli F-35, compresi i vertici israeliani? Eppure è proprio così! E perché? Per scambiarsi informazioni e rapporti e rendere così più "efficiente" anche l'azione dei cacciabombardieri che stanno massacrando i gazawi. Il meeting è stato poi recentemente denunciato dall' on. Angelo Bonelli, a seguito di una bufera parlamentare nata da una sua interrogazione alla Camera. Nel 2021, con l'operazione Falcon Strike, sempre Amendola accolse piloti israeliani che vennero ad addestrarsi con gli F-35 "per imparare il mestiere".

Cosa possiamo fare noi, oltre alle già tante manifestazioni di piazza? Possiamo cercare di fermare il vergognoso rinnovo di questo Memorandum scrivendo – come proposto da PeaceLink - una email ai parlamentari delle Commissioni Difesa di Camera e Senato. Scrivendo subito perché l'8 giugno è davvero vicino!

Non è affatto complicato ed è un'azione molto veloce, basta cliccare su questo link e aggiungere il proprio nome e cognome: https://Revoca.short.gy/Scrivi
L'email raggiungerà così, con un solo click, tutti i componenti delle suddette Commissioni.

Non rinunciamo ad esercitare il nostro legittimo potere di controllo, attuiamo consapevolmente e con metodi prettamente nonviolenti la sovranità popolare che ci dà la Costituzione e non permettiamo che nel nostro nome si perpetui un simile obbrobrio!

E speriamo che i parlamentari e le parlamentari delle Commissioni Difesa di Camera e Senato sappiano in questi giorni guardare al fondo della propria coscienza».

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