Servizi tedeschi: Mosca vuole ridisegnare l’equilibrio europeo
di Redazione NOCPress
BERLINO – Il conflitto in Ucraina, secondo i vertici dell’intelligence tedesca, rappresenterebbe solo una fase intermedia di una strategia più articolata. A dirlo è Bruno Kahl, direttore del Bundesnachrichtendienst (BND), che ha rilasciato dichiarazioni significative sul quadro di sicurezza europeo.
Secondo l’analisi dei servizi di Berlino, la leadership russa non si limiterebbe a obiettivi territoriali nell’Europa orientale, ma sembrerebbe mirare a un riposizionamento complessivo degli equilibri di potere sul continente. L’intento, secondo Kahl, non si concretizzerebbe in un’invasione classica, ma in una pressione costante sulle istituzioni occidentali, con l’obiettivo di testarne la coesione e la reattività.
Uno dei punti critici sarebbe la tenuta del principio fondante della NATO: la difesa collettiva. In particolare, si registra una crescente convinzione nei circoli politici e strategici russi che l’articolo 5 dell’Alleanza – il meccanismo che impone una risposta congiunta in caso di attacco a un Paese membro – non sarebbe più così saldo. Una percezione che, se confermata, potrebbe aprire scenari di instabilità e di sfida diretta alla credibilità dell’organizzazione.
La proiezione strategica della Federazione Russa, secondo il BND, guarderebbe indietro agli assetti geopolitici della fine del secolo scorso, quando la presenza militare americana in Europa era meno incisiva. L’ipotesi paventata è che Mosca miri a ridurre drasticamente l’influenza statunitense nel continente, spingendo per un’Europa più vulnerabile e frammentata.
In questo contesto, le dichiarazioni dell’intelligence tedesca assumono una valenza che va oltre il quadro militare: pongono interrogativi profondi sul futuro della sicurezza collettiva europea e sul ruolo effettivo dell’Alleanza Atlantica nel garantire equilibrio e deterrenza.
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