Trump rilancia l’ennesima teoria senza prove su Biden: cosa c’è davvero dietro le accuse del presidente

 

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Il presidente Donald Trump continua a rivolgere accuse pesanti e prive di fondamento contro Joe Biden, suo predecessore alla Casa Bianca, alimentando una nuova teoria complottista che ha rapidamente fatto il giro dei social. Trump ha rilanciato un messaggio che sostiene come Biden sarebbe stato sostituito, dopo il 2020, da cloni o entità artificiali, una narrazione che non trova alcun riscontro né nelle fonti né nei fatti.

L’origine di questa teoria è un post pubblicato da un account con pochi follower e associato a un articolo satirico di un sito conservatore che, in realtà, non supporta affatto tali affermazioni. Trump, noto per la sua abitudine di amplificare contenuti controversi e non verificati, ha condiviso questo messaggio in un momento in cui l’attenzione internazionale è concentrata su tensioni geopolitiche rilevanti, come il conflitto in Ucraina e le questioni legate a Taiwan.

Le recenti condizioni di salute di Biden, che ha reso nota una diagnosi di cancro alla prostata con metastasi ossee, non hanno rallentato la campagna di delegittimazione promossa dal presidente. Nelle ultime settimane, Trump ha accusato Biden di essere “cognitivamente compromesso” e ha sostenuto che l’“autopenna”, uno strumento meccanico utilizzato per firmare documenti ufficiali, fosse nelle mani dei consiglieri del presidente per compiere azioni contro gli interessi del Paese.

In questo contesto, Trump ha ribadito le sue accuse riguardo alla presunta irregolarità delle elezioni del 2020, descrivendo la gestione politica di Biden come il frutto di un inganno. Tali dichiarazioni continuano a suscitare forti divisioni e alimentano una narrativa di sfiducia, senza però fornire prove concrete a sostegno.

Nel corso di un recente intervento pubblico, Trump ha definito Biden una figura complessa, riconoscendone alcune qualità ma sottolineando anche aspetti controversi del suo carattere, che a suo giudizio giustificherebbero la sua critica dura. Questo clima di tensione riflette la profonda polarizzazione politica degli Stati Uniti, resa ancor più evidente dalla battaglia verbale tra i due leader.

Mentre il Paese affronta sfide importanti sul piano interno e internazionale, l’attenzione mediatica resta spesso catturata da queste accuse infondate, che distolgono il dibattito pubblico dai temi prioritari per la società americana.