2 Agosto 1980 – 2025: 45 anni dalla strage di Bologna, la memoria resta viva - NOC Press

2 Agosto 1980 – 2025: 45 anni dalla strage di Bologna, la memoria resta viva

 




Oggi, 2 agosto 2025 ricorre il 45° anniversario della strage di Bologna, uno dei momenti più drammatici della storia repubblicana. Alle ore 10:25 del 2 agosto 1980, una bomba collocata nella sala d’aspetto della seconda classe della stazione centrale esplose, causando 85 morti e oltre 200 feriti. L’attentato è stato di matrice neofascista e rappresenta ancora oggi una ferita aperta nella coscienza civile del Paese.

A distanza di 45 anni, Bologna non dimentica. Anche quest'anno, la città si stringe attorno ai familiari delle vittime per ricordare e rinnovare un impegno: verità, giustizia, memoria.

L’Emilia-Romagna e Bologna non vogliono dimenticare. E come ogni anno, anche sabato saremo al fianco dei familiari delle vittime della strage alla stazione, per condividere un dolore che, a 45 anni di distanza, resta immutato. Una memoria viva e collettiva, resa ancora più significativa quest’anno dalla sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna definitiva di due esecutori dell’attentato di matrice neofascista. Una verità storica e giudiziaria che oggi si afferma con forza: quella strage fu un atto fascista ed eversivo, pensato per destabilizzare la democrazia italiana”.

Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, in occasione del 45esimo anniversario della più grave e sanguinosa strage nella storia della Repubblica italiana.

Sabato 2 agosto il presidente de Pascale e il sindaco del Comune e della Città Metropolitana di Bologna, Matteo Lepore, incontreranno alle 8.20, nel Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio, i familiari delle vittime, insieme alle massime autorità. Interverranno il presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, Paolo Bolognesi, e la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.

Il presidente seguirà il corteo fino a piazza Medaglie d’oro per l’intervento del presidente dell’Associazione delle vittime, Bolognesi, il triplice fischio del treno alle 10.25 – orario della tragica esplosione di 45 anni fa - e il minuto di silenzio in memoria delle vittime. Concluderà la sua partecipazione con la deposizione delle corone davanti al cippo dedicato al ferroviere Silver Sirotti, morto nella strage del treno Italicus.

Durante il suo intervento di altissimo profilo morale, storico e politico, il Presidente dell’associazione familiari delle vittime della Strage di Bologna Paolo Bolognesi, ha rivolto direttamente alla Presidente del Consiglio Meloni, una riflessione, affinché riconosca la matrice neofascista della strage: “Alla Presidente del Consiglio, che ci ha accusato di volerla esporre a ritorsioni, nel ricordare il passato da cui proviene, come quello da cui provengono gli esecutori delle stragi, vogliamo dire che una cosa è il rispetto per le Istituzioni, un'altra cosa è l'accettazione di riscritture interessate della storia, cosa che non siamo in alcun modo disposti a far passare. Presidente Meloni, condannare la strage di Bologna senza riconoscerne e condannarne la matrice fascista è come condannare il frutto di una pianta velenosa, continuando ad annaffiarne le radici”.

Nel luglio 2025 è arrivata anche la conferma definitiva della condanna all’ergastolo di Paolo Bellini, riconosciuto come uno degli esecutori materiali dell’attentato. Una sentenza storica che conferma il coinvolgimento della rete eversiva neofascista e fa luce su alcune delle ombre che per decenni hanno oscurato la verità.

Nel pomeriggio e nella serata del 2 agosto, sono previste diverse iniziative culturali per mantenere viva la memoria.

Anche lo storico “bus 37”, primo mezzo di soccorso intervenuto nel 1980, sarà simbolicamente ricordato con una riproduzione in scala reale, esposta in stazione.

In tutta Italia, numerose staffette podistiche e ciclistiche raggiungeranno  Bologna per rendere omaggio alle vittime, in un gesto collettivo di solidarietà e impegno.

La strage di Bologna continua a parlare alle nuove generazioni. Non solo come ricordo doloroso, ma come monito contro ogni forma di violenza e autoritarismo. Le commemorazioni del 2025 confermano che la memoria, quando condivisa e coltivata, può essere uno strumento potente per difendere la democrazia e costruire un futuro migliore.

“Finché ci sarà qualcuno a ricordare, nessuna vittima sarà dimenticata".




I documenti relativi alla strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980, all'attentato al treno Italicus del 1974, sono depositati nell’archivio del sistema di conservazione digitale della Regione che conserva i fascicoli processuali su terrorismo, eversione e stragismo tra cui i fatti relativi a Ordine Nero e Omicidio Amato, giudicati dalla Corte d’Assise di Bologna a partire dal 1971.

Per renderli più accessibili alla consultazione pubblica e allo studio, la Regione ha messo a punto un nuovo sistema di accesso ai documenti d’archivio integrando strumenti di intelligenza artificiale, di ricerca semantica e con l’impiego di un approccio interattivo che semplifica il processo di ricerca. 

Nei primi mesi del 2026 il sistema, ora a livello di prototipo, sarà a disposizione dei cittadini interessati alla consultazione delle carte processuali presso l’archivio di Stato di Bologna.

Si tratta di una grande mole di documenti: 17 fascicoli processuali, circa mille faldoni per un totale di 700mila pagine, consultabili presso la sede bolognese dell’Archivio di Stato mediante l’applicazione realizzata dalla Regione, e riguardanti sia gli atti delle indagini della Procura sia i documenti prodotti dinnanzi alla Corte d’Assise di Bologna.

Il materiale relativo alla strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980 fa riferimento ai processi i cui documenti sono stati versati all’archivio di Stato di Bologna. Sono esclusi i documenti degli ultimi filoni processuali che si sono conclusi con la recente sentenza di Cassazione del 2025, ancora conservati presso le sedi giudiziarie competenti, non essendo maturati i termini di versamento in archivio di Stato previsti per legge.

Nessun commento:

Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.