Agrinido e agriasilo in Puglia è realta. Casilli: «Modello di educazione in natura»
“Con l’approvazione in Giunta dello schema di regolamento attuativo della legge regionale a mia prima firma che disciplina le attività di nidi e scuole dell’infanzia in natura, dopo anni finalmente facciamo un passo decisivo per il concretizzarsi del modello di educazione in natura. Un modello che ho fortemente voluto perché favorisce lo sviluppo delle capacità emotive, sociali, corporee e cognitive dei bambini e delle bambine in un contesto naturale, ricorrendo a processi educativi e di apprendimento all'aperto”. Lo dichiara il consigliere del M5S Cristian Casili.
“La Puglia - spiega Casili - è stata tra le prime regioni italiane a dotarsi di una norma innovativa che introduce il modello dell'educazione in natura nell'ambito dei servizi educativi per l'infanzia. In questo modo, i bambini possono acquisire una maggiore consapevolezza naturalistica e porre attenzione alle tematiche della sostenibilità ambientale, sviluppando comportamenti e conoscenze che potranno trasferire nell'esperienza quotidiana e, in futuro, alla vita adulta. Dal giorno dell’approvazione della norma ho incontrato famiglie, esperti ed operatori e ho avuto modo di visitare tante realtà dove si svolge educazione all’aperto sia per bambini nella fascia fino ai 3 anni che per quelli dai 3 ai 6 anni. Ogni volta provo una emozione indescrivibile nel vedere i bambini a contatto con la natura e i suoi cicli. Ho potuto toccare con mano anche i progressi dei bambini con spettro autistico. Ora finalmente questo approccio pedagogico ha una disciplina specifica e un regolamento per tutti gli operatori del settore, con la promozione di attività di formazione in materia. Continuerò a investire le mie energie perché l’educazione all’aperto sia sempre più diffusa nella nostra regione e continui ad essere di esempio per le altre regioni italiane. Questo regolamento è il primo passo importante, ci sono alcune cose da migliorare e perfezionare, lo faremo coinvolgendo tutti, a cominciare dalle famiglie, così come abbiamo sempre fatto durante la predisposizione della norma”.
“La Puglia - spiega Casili - è stata tra le prime regioni italiane a dotarsi di una norma innovativa che introduce il modello dell'educazione in natura nell'ambito dei servizi educativi per l'infanzia. In questo modo, i bambini possono acquisire una maggiore consapevolezza naturalistica e porre attenzione alle tematiche della sostenibilità ambientale, sviluppando comportamenti e conoscenze che potranno trasferire nell'esperienza quotidiana e, in futuro, alla vita adulta. Dal giorno dell’approvazione della norma ho incontrato famiglie, esperti ed operatori e ho avuto modo di visitare tante realtà dove si svolge educazione all’aperto sia per bambini nella fascia fino ai 3 anni che per quelli dai 3 ai 6 anni. Ogni volta provo una emozione indescrivibile nel vedere i bambini a contatto con la natura e i suoi cicli. Ho potuto toccare con mano anche i progressi dei bambini con spettro autistico. Ora finalmente questo approccio pedagogico ha una disciplina specifica e un regolamento per tutti gli operatori del settore, con la promozione di attività di formazione in materia. Continuerò a investire le mie energie perché l’educazione all’aperto sia sempre più diffusa nella nostra regione e continui ad essere di esempio per le altre regioni italiane. Questo regolamento è il primo passo importante, ci sono alcune cose da migliorare e perfezionare, lo faremo coinvolgendo tutti, a cominciare dalle famiglie, così come abbiamo sempre fatto durante la predisposizione della norma”.
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