Minacce (irrilevanti) al sindaco d'Arienzo. Pace fatta con un buon caffè
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| (Foto pubblicata sul profilo facebook del sindaco dott. Pierpaolo d'Arienzo) |
Pochi minuti fa il sindaco di Monte Sant'Angelo, dott. Pierpaolo d'Arienzo, con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook ha chiarito il gran frastuono sulle irrilevanti minacce subite ieri.
Questa mattina una troupe di Telenorba si è recata nel centro micaelico incontrando e intervistando il primo cittadino che ha pubblicamente chiarito il tutto.
"Tutto è bene quello che finisce bene" insomma, come insegna Shakespeare ispirandosi alla novella di Giovanni Boccaccio Giletta di Narbona.
Tuttavia rimane quella gogna mediatica che nelle scorse ore ha triturato l'onorabilità dei protagonisti, contestualmente con tutta la comunità montanara. Un episodio che, teatrino della più squallida commedia di avan spettacolo, poteva essere evitato se molti giornali online prima di pubblicare i comunicati stampa del PD, scritti ad hoc per ingigantire un topolino, avessero verificato.
Una gogna rafforzata da poche parole ma pesanti andate in onda oggi alle ore 14 nel TGr su RaiTre, al minuto 04.34, dove si sono utilizzati termini come "minacce" e "intimidazioni", e dove sia Anci sia Avviso Pubblico hanno rincarato la dose ma riferiti ad eventi avvenuti in altri comuni, che detti in questo contesto inevitabilmente abbracciano quello a Monte Sant'Angelo.
Bene. Si spera che d'ora in avanti prima di creare allarmismi e gridare "al lupo, al lupo" emerga la verità e non si scelga di rendere pubblica la melma galleggiante.
Intanto l'emergenza acqua è ancora in corso.
Di seguito il post di d'Arienzo.
"I social possono essere uno strumento di svago, ma anche molto potente e pericoloso se utilizzato in maniera impropria.
Questo vale per chi fa politica come per ogni cittadino.
Il dissenso, le diversità di vedute, il tifo e tutto ciò che riguarda la libera espressione sono il sale della democrazia — e guai se non fosse così — purché restino nell’alveo del confronto democratico, garantendo sempre il rispetto delle persone, anche quando le posizioni sono differenti.
Perché nessuno merita di essere offeso, sia esso il primo o l’ultimo dei cittadini.
Quanto accaduto nelle ultime ore dimostra come l’uso improprio dei social e delle informazioni (spesso non corrette) possa generare situazioni spiacevoli.
È compito delle istituzioni, della politica e dei soggetti aggregatori contenere la discussione entro i confini di una dialettica corretta e rispettosa.
Per questo stamattina sono stato a casa di due cittadine di Monte Sant’Angelo: abbiamo condiviso un caffè, un sorriso, la normalità di un incontro tra persone che credono ancora nella forza della comunità.
Quel caffè mi ha ricordato che Monte Sant’Angelo non è fatta di tastiere né di parole vuote: è fatta di persone che si alzano presto ogni giorno, guardano negli occhi chi hanno accanto, costruiscono insieme e difendono ciò che è giusto.
Noi continueremo a lavorare per voi, insieme, con coraggio.
Perché ogni gesto — anche il più semplice, come un caffè condiviso — può diventare simbolo di vita, di comunità, di resilienza.
E comunque, oggi ho scoperto che Gina fa un caffè straordinario!"







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