Fatti & Misfatti. Appalti Pubblici, le verità nascoste, Come si costruisce la “mazzetta”…Te lo diciamo Noi - NOC Press

Fatti & Misfatti. Appalti Pubblici, le verità nascoste, Come si costruisce la “mazzetta”…Te lo diciamo Noi


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Oggi è Natale, quale occasione migliore per soffermarsi in una profonda riflessione su come vi "fottono".

Quello che tu, cittadino, molto probabilmente non sai in tema di Appalti Pubblici è che se sei Amministrato da volponi della politica non capirai mai nulla di ciò che avviene nelle stanze del potere. Ti fanno apparire tutto limpido e trasparente, ma nell’80% dei casi è un “magheggio” degno del miglior illusionista al mondo, insomma alla David Copperfield.


Fatevi domande, perché spesso le interrogazioni fatte interiormente vi portano a risposte semplici e sensate. Risposte capaci di ricostruire puzzle, dove solo con la dovuta riflessione si è in grado di mettere i tasselli al posto giusto e di avere una visione più ampia ed esaustiva.

Mettiamo il caso, e specifichiamo il “caso”, che un circondario comunale abbia a disposizione una porzione di terreno. Lo stesso che il comune sia intenzionato ad aggiudicare a degli imprenditori che ne facciano richiesta, semmai esprimendo l’intenzione di voler investire su quel territorio. A tal proposito il comune realizzerà, su misura, una gara d’appalto.

Nello specifico si prenda come esempio una gara d’appalto al miglior offerente con vincolo di fidejussione bancaria (anche per quella assicurativa c’è lo stesso iter) con base d’asta 1 milione di euro, con la percentuale di partecipazione fissata nel 10% da versare con un importo totale con il quale si intende concorrere per aggiudicarsi l’appalto.

Tu cittadino come fai a ravvisare delle irregolarità sull’aggiudicazione di un appalto?

Semplice. Se stai con le braccia conserte nulla potrai ravvisare. Ma se ti dai da fare, se indaghi, se unisci i fili tra Amministrazione, imprenditore e collegamenti esterni, riuscirai a venirne a capo.

Nell’avviso del bando pubblico, reso dall’Amministrazione comunale, vi sono i requisiti per parteciparvi e in molti casi anche le modalità di come accedervi. Uno su tutti è la percentuale d’importo tassativa che l’imprenditore deve versare tot. giorni prima, presso la banca nominata dall’Amministrazione, espressamente citata nel bando. Quindi, cosa vuol dire, che se l’Amministrazione comunale ha un “aggancio” nella banca nominata, il gioco è fatto.

Come fa un’Amministrazione comunale a pilotare un appalto?

Come detto prima, ogni imprenditore verserà il 10% dell’importo che intende depositare per aggiudicarsi l’appalto tot. giorni prima dell'apertura delle "buste". Ora, una volta versate le percentuali, l’Amministrazione tramite il suo “gancio” sa perfettamente chi si aggiudicherà l’appalto. Pertanto dirà all’imprenditore da favorire di versare per ultimo la sua offerta, in modo da potergli dire di alzare l’importo per quel tanto che basta per uscirne vincitore.

Riportiamo un esempio banale per farvi comprendere meglio.


  • Primo imprenditore: su una base di partenza di 1 milione di euro concorre per 1 milione e 300 mila, quindi è costretto dal bando a versare il 10% dell’importo che equivale a € 130.000,00.
  • Secondo imprenditore: su una base di partenza di 1 milione di euro concorre per 1 milione e 500 mila, quindi è costretto dal bando a versare il 10% dell’importo che equivale a € 150.000,00.
  • Terzo imprenditore: (il favorito dall’Amministrazione comunale) su una base di partenza di 1 milione di euro concorre per 1 milione e 510 mila, quindi è costretto dal bando a versare il 10% dell’importo che equivale a € 151.000,00.
Beh! Ora speriamo di aver reso la visione alquanto chiara.

È evidente che l’imprenditore favorito nell’aggiudicazione dell’appalto ci sia riuscito grazie all'intercessione di alcuni ganci legati all’Amministrazione comunale, i quali avranno concordato fra Loro (quelli marci), il “prezzo” e la “mazzetta” che l'imprenditore gli verserà.

Ma la “mazzetta” come gli sarà data? Non certo tramite assegno o bonifico, Voi che ne dite?

Stessa cosa ma con modalità differenti è affidare gli appalti tramite Giunta in nomina diretta senza bando. Qui è da tener presente che per gli importi in nomina diretta bisogna stare attenti a non superare determinati importi, altrimenti verranno dirottati in altre sedi (non quelle comunali di appartenenze) come per esempio alla commissione appalti, che di solito ha sede nel capoluogo di provincia. Le Amministrazioni per ovviare a questo inconveniente “spezzettano gli importi facendoli rientrare nella competenza territoriale.

Esempio?


Un appalto diretto per il rifacimento del manto stradale di una intera cittadina è ovvio che andrà ad asta pubblica nel capoluogo. Se si vuole che quell’importo rimanga nel comune di residenza lo si “spezzetta” in tanti €40 mila”, in modo che quell’appalto resti “in casa”, favorendo chi è disposto ad offrire la propria riconoscenza.

Questo è un meccanismo clientelare e di autosostegno e “mazzettaro” che le Amministrazioni comunali adottano per arricchirsi alle spalle dei cittadini che, ignari di tutto, credono che quelle Amministrazioni (giustamente vedendo i lavori pubblici prendere vita) stiano facendo l’interesse di una crescita cittadina.

LO DEVONO FARE PER FORZA SE SI VOGLIONO ARRICCHIRE

INVECE NO, SIGNORI, QUESTI VI FOTTONO E VE LO FANNO ANCHE VEDERE, SENZA ACCORGERVENE, ILLUDENDOVI DI FAR IL BENE COMUNE E INVECE FANNO IL BENE PRIVATO, QUELLO LORO E DI CHI FURTIVAMENTE SI È AGGIUDICATO L’APPALTO.

APRITE GLI OCCHI!!!


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