Michele Mangano non rappresenta più i "Pugliesi nel Mondo" - NOC Press

Michele Mangano non rappresenta più i "Pugliesi nel Mondo"

Michele Mangano
Si era fatto un gran vociare sulla nomina di Michele Mangano come "rappresentante dei Pugliesi nel Mondo". Mangano, ballerino di Monte Sant’Angelo, conosciuto come il “Re della Tarantella Garganica”, ad oggi pende una condanna di 3 anni e 4 mesi per violenza sessuale una ballerina della sua scuola di danza, avvenuta  a Manfredonia, nella tarda serata del 28 maggio 2016. Voci urlate da molti cittadini e soprattutto da esponenti istituzionali pugliesi che non hanno gradito la sua nomina di rappresentanza nel mondo. Una nomina da subito dibattuta dal M5S e da alcuni giornalisti che hanno ricordato a Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia, sulla volontà di rivedere tal decisione, sollevando dall’incarico l’accusato in primo grado.

A poco più di due mesi dalla nomina di Mangano, il Presidente Emiliano durante la firma per l’ultimo aggiornamento dell’elenco dei “Pugliesi nel Mondo”, in data 15 novembre 2018, ha depennato il ballerino garganico dalla lista.

Soddisfazione di chi ne aveva chiesto l’uscita, cittadini, politici, in particolare i pentastellati, giornalisti pugliesi indignati.

L’uscita dalla rappresentanza pugliese fa il paio con un’altra rinuncia. Il riferimento è quella come Direttore Artistico degli eventi del Villaggio di Natale a Foggia. Decisione assunta (responsabile, ndr.) dal Mangano per evitare che le sue beghe con la giustizia possano strumentalizzare, ulteriormente, lo svolgimento della manifestazione. A margine di tal scelta è doveroso dire che anche Save The Children ha scelto di non partecipare all’iniziativa natalizia.

Scelta, invece, non voluta da Mangano (giustamente per le volontà del Maestro di Pittura in mostra, ndr.) in occasione di un “taglio del nastro” di una mostra di pittura avvenuta a Monte Sant’Angelo, nel Castello per essere precisi, dove tutta l’Amministrazione comunale montanara, pur avendo patrocinato l’evento, scelse di disertarlo, contravvenendo al bon ton istituzionale che soprattutto un Sindaco e un Assessore devono mettere in pratica quando rappresenta la comunità che amministra. Decisione, a quanto pare, dedicata al partito di appartenenza e a chi lo rappresenta nei vertici regionali in Terra di Capitanata.

Ora, però, si attende il secondo grado del processo contro Michele Mangano, che dovrà stabilire varie responsabilità in merito alla veridicità dei fatti e colpe a lui ascritte, prove che a voce di fonti anonime potrebbero produrre novità, e non accusatorie nei confronti dell’artista.

N.O.C. La Redazione

Nessun commento:

Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.