«Nalate è…» gli auguri illustrati col “bambinello” di Umberto Romaniello - NOC Press

«Nalate è…» gli auguri illustrati col “bambinello” di Umberto Romaniello

"bambinello" foto ©Umberto Romaniello -Tutti i diritti sono riservati
«L'uomo è capace di macchiarsi di crimini orrendi, oggi come duemila anni fa. Auguri a tutti noi... ne avremo bisogno».

Con questo messaggio il vignettista satirico, illustratore, fumettista e strip comics foggiano, Umberto Romaniello, porge i suoi auguri a coloro che lo seguono sulle pagine social e sul suo nuovo web site (www.umbertoromaniello.com).

L'immagine è forte, cruda, straziante, ma dannatamente vera!


Un modo inconsueto per augurare una festa, ancor più se la vignetta e il testo riprendono una tragedia che rimarrà marcata indelebile nei nostri ricordi e di quelli delle progenie, se avremo la forza e soprattutto il coraggio di raccontar cosa è accaduto. Un bambinello tutto nostro, vittima di una tragedia, ripreso a più riprese dalle cronache mondiali con una foto che ha fatto la fortuna di uno e l’ira di molti. Una foto che ha diviso popolazioni, tra proclami politici e posizioni etiche, ma che è il sunto di ciò che avviene laddove l'inclusione è solo merce di scambio e non di azioni concrete.

«Le strazianti immagini del bimbo siriano riverso senza vita sulla costa turca hanno fatto il giro del mondo» si legge sul suo web site a margine della vignetta. «L'uomo è capace di macchiarsi di crimini orrendi, oggi come duemila anni fa. Quale il senso, allora, del Natale se cento, mille bambini e tanti di più continuano ancora a morire - anche in questo istante - solo per l'avidità dell'uomo?» si chiede e ci chiede Romaniello, interrogando “vignettisticamente” (scusate il neologismo coniato al caso) la società civile. «Ogni epoca ha avuto il suo Erode e i nostri tempi ne sono una triste conferma. Auguri a tutti noi... ne avremo bisogno» conclude Umberto.

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