Maxiprocesso alla mafia nell'aula bunker di Messina: milionaria la truffa all'Ue per i fondi destinati all'Agricoltura
![]() |
Foto: nuovosud.it |
Oggi ha inizio il maxiprocesso alla mafia dei Nibordi. A Messina nell'aula bunker sfileranno 97 tra boss, professionisti e gregari insospettabili dei clan tortoricani.
le parti civili finora costituite sono 26 e in 9 hanno scelto dinanzi il gip, il rito abbreviato, quindi di fatto, giudicati separatamente.
la DDA di Messina, su richieste del procuratore Maurizio de Lucia diede vita all'inchiesta che ha decapitato la mafia dei Nebrodi e scoperchiato un sistema di truffa ai danni dell'Ue, che ha portato ingenti somme nelle casse dei clan mafiosi.
In aula le accuse sono formulate dal procuratore aggiunto Vito De Gregorio e dai pm Fabrizio Monaco, Francesco Massara e Antonio Cerchietti.
A captare il business dei fondi Europei, i clan storici di Tortorici, oaese dei Nebrodi, i Batanesi e i Bontempo Scavo, che grazie al supporto di un notaio compiacente e di funzionari dei Centri Commerciali Agricoli (CCA) che istituiscono le pratiche per l'accesso ai contributi europei per l'agricoltura, hanno incassato quantità spropositate di denaro.
La particolarità sta nel fatto che i due clan anziché farsi la guerra, si sono alleati, spartendosi gli appezzamenti di terreno, in vaste zone della Sicilia.
![]() |
Foto: messinadiretta.it |
La truffa si basava sulla individuazione di terreni 'liberi' (quelli, cioè , per i quali non erano state presentate domande di contributi). A segnalare gli appezzamenti utili spesso erano i dipendenti dei Cca che avevano accesso alle banche dati. La disponibilità dei terreni da indicare era ottenuta o imponendo ai proprietari reali di stipulare falsi contratti di affitto con prestanomi dei mafiosi o attraverso atti notarili falsi. Sulla base della finta disponibilità delle particelle, veniva istruita da funzionari complici la pratica per richiedere le somme che poi venivano accreditate al richiedente prestanome dei boss spesso su conti esteri. All'elenco delle parti civili, fino all'udienza preliminare, mancava ancora la Agea, l'ente che eroga i finanziamenti stanziati dall'Ue per i produttori agricoli, obiettivo del raggiro delle cosche. L'ente ha tempo fino all'udienza di oggi per costituirsi.
©NOCPress all rights reserved
Nessun commento:
Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.