EDITORIALE: Foggia, le babygang “menano”...Questura e Comando provinciale dei Carabinieri "non rispondono" - NOC Press

EDITORIALE: Foggia, le babygang “menano”...Questura e Comando provinciale dei Carabinieri "non rispondono"

 






Sembra il titolo di un film cult, ma non lo è





Una delle piaghe sociali che Foggia sta vivendo, oltre all'annoso problema della corruzione e mafia (vedi comune) e della criminalità, è quella delle baby gang. Ragazzi perbene e soprattutto rispettabili cittadini sono vittime di aggressioni di questi ignobili minorenni e poco più che minorenni “ineducati”.

A nulla sono valse le segnalazioni prodotte in Questura e all'Arma dei Carabinieri.

Ieri sera, difatti, a Piazza Mercato, nel centro storico cittadino, dove la movida andrebbe vissuta per piacere di viverla e non con la paura, si è consumata l’ennesima aggressione, e questa volta anche con furto di un cellulare e una collanina d’oro, ai danni di due cittadini 21enni di Napoli, in visita a Foggia. Che figura ci abbiamo fatto! Vittime che sono state brutalmente malmenate e private dei propri averi. Che bel biglietto da visita per una città già declassata.

Il nostro appello lo rivolgiamo al Comune e all’attuale Commissario Straordinario dott.ssa Marilisa Magno, alla Prefettura nella veste del Prefetto dott. Carmine Esposito, alla Questura, al Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, a quello della Guardia di Finanza, alla Polizia Locale, "e, se vi fossero, ai Navy Seals, ma non ci sono".

La popolazione, quella che crede nella giustizia, nella legalità nel vivere la sua città con la quiete e libertà di passeggiare, quella che denuncia, non sopporta più questa situazione e confida in chi è preposto a far rispettare leggi, doveri, diritti.

"Piccola nostra riflessione":

"Basterebbero forse, e usiamo il forse, agenti in borghese delle Forze dell’ordine a sorvegliare l’area, in particolare negli orari che si consumano questi atti criminali. Orari già ampiamente noti e non quelli che pavoneggiano nei comunicati stampa dopo aver svolto controlli, effettuato fermi e sanzioni. Non servono a calmare risse e pestaggi e ancor di più a fermare e arrestare “sti ambigui sociali", questa feccia della società che con la scusa della minore età fa ciò che vuole. Ah…, dimenticavamo, un piccolo particolare che evidentemente fa la differenza per gli agenti in borghese, ovvero della Squadra Mobile e del Nucleo Investigativo, è forse quando si riunisce la baby gang, ovvero da mezzanotte in poi, orario dove voi avete terminato il vostro servizio già da ben quattro ore, considerando gli orari d'ufficio di questi reparti, ovvio, salvo imprevisti."

Ma torniamo alla cronaca


E qualora fossero figli di criminali, beh…!, proprio da questo si evince che il mafioso è cambiato. Prima mai un figlio di un affiliato si sarebbe permesso di fare ciò che oggi questi “pischelli” generano tra le strade cittadine. Per questa gente è sintomo di mancanza di “prestigio”, ma evidentemente ai "don" non frega nulla. Come non frega nulla “mantenere la calma” per i loro affari. Si è rotto qualcosa? O non sono più in grado di controllare chi attira poliziotti? Ovviamente la nostra è una provocazione, che è sintomo di ciò che sta accadendo a Foggia e che chi deve tener a bada la criminalità, forse, ha dimenticato.

Poi c’è l’altro aspetto legato a quella parte della popolazione del luogo connivente con questo modo di fare. C’è chi gli vende alcolici andrebbero sanzionati pesantemente, chi non vede, non sente, non parla, chi non interviene a difesa di chi è stato pestato, chi gira la testa dall’altra parte, chi fugge e anche chi parla senza saper cosa è accaduto e come.

Le istituzioni locali son state già informate. Son state depositate denunce formali dalle vittime, tra le quali si annoverano con contusioni gravi, ricoveri lunghi e interventi chirurgici. Ora si dia da fare il Ministro dell’Interno, la dott.ssa Luciana Lamorgese, già informata a mezzo email di ciò che sta accadendo a Foggia, oltre a quello già accaduto con la mafia locale e il commissariamento del Comune per infiltrazioni mafiose. Il Ministro venga a Foggia, ascolti i cittadini, le associazioni e poi coordini le Forze di polizia, anche sollecitando la Procura della Repubblica ad aprire un fascicolo contro questi minorenni, criminali e futuri, speriamo mai, mafiosi locali. Si intervenga subito prima che ci scappi il morto.


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