Consorzio di bonifica del Gargano e la crisi idrica nella Bat. IV Commissione Regione Puglia affrontate criticità di gestione
Sono state affrontate in IV Commissione, presieduta da Francesco Paolicelli, alcune criticità evidenziate dalla Flai Cgil nella gestione del Consorzio di Bonifica “Montano del Gargano”. Il sindacato, richiedente l’audizione, ha evidenziato innanzitutto “l’incapacità del consorzio di candidarsi ai finanziamenti del Pnrr, per mancanza di progettualità” e in seconda battuta ha sottolineato “forte apprensione per i livelli occupazionali, e la mortificazione professionalità presenti, in un numero di circa 30 unità, fra responsabili, impiegati e operai”.
Critiche alle quali ha risposto il presidente del Consorzio, Michele Palmieri, insieme al direttore generale, Massimiliano Capezzuto, descrivendo la incandidabilità dei progetti esistenti, per dichiarata valutazione ministeriale, e la logica della riorganizzazione del lavoro che è “risponde a criteri di efficientemente delle risorse e di riduzione dei costi, impiegando personale interno sottoutilizzato per attività precedentemente esternalizzate”. Mentre è stato assicurato che “non c’è alcun pericolo di riduzione della forza lavoro”. Sia l’assessore all’Agricoltura sia il presidente della Commissione, pur facendosi carico delle istanze del sindacato, hanno comunque invitato i rappresentati dei lavoratori e i dirigenti del Consorzio a riportare le dinamiche sindacali nelle opportune sedi, innanzitutto aziendali.
La seduta è proseguita con l’audizione, richiesta da Filippo Caracciolo, sul tema della grave crisi idrica determinatasi la scorsa estate, con riferimento specifico alla situazione della provincia Bat. Sono quindi intervenuti i rappresentanti dei Comuni di Andria, Barletta, Trani, Bisceglie, San Ferdinando, Trinitapoli Spinazzola, Minervino, Canosa di Puglia e Margherita di Savoia per rappresentare le difficoltà affrontate e – in modo trasversale – riconoscere l’efficacia delle attività poste in essere sinergicamente da assessorato all’agricoltura, Arif, Aqp e Comuni per far fronte all’emergenza. Tuttavia il problema non è più qualificabile come “emergenza” ma deve essere affrontato in prospettiva. Per questo Caracciolo ha chiesto alla sezione risorse idriche, rappresentato da Andrea Zotti, all’Aqp, rappresentato da Antonio De Leo, e ad Arif, rappresento da Francesco Ferraro, commissario del consorzio unico di bonifica Centro Sud Puglia, quale sia lo stato di attuazione degli impianti di depurazione della provincia Bat, se sia previsto – e in che tempi - il potenziamento e l’adeguamento degli impianti di depurazione, quali e a che punto dell’iter sono i progetti e i finanziamenti relativi agli impianti di acque reflue.
De Leo e Zotti hanno entrambi definito la dotazione impiantistica di depuratori della Bat tra le migliori: ci sono infatti 11 depuratori. Sebbene, è emerso dalla relazione della sindaca di Minervino Murge, Maria Laura Mancini, “solo sette sono funzionali al riuso ma l’unico in grado di realizzarlo è quello di Trinitapoli: quindi dei potenziali 18 milioni di metri cubi è disponibile per uso irriguo solo il 4 per cento”.
Secondo quanto riportato da Zotti, con l’eccezione di San Ferdinando di Puglia, i depuratori sono tutti adeguati al carico generato sia ai limiti previsti nel Pta. Per alcuni depuratori è in corso l’upgrading de l’adeguamento al dm 185 per il riutilizzo delle acque reflue ad uso irriguo. Ma tali interventi, pur partiti nel 2017 con le dichiarazioni di interesse dei Comuni, non sono stati ancora conclusi. Tuttavia Zotti ritiene di riuscire a portare tutti in esercizio per la prossima stagione irrigua.
Il dirigente, provando a sintetizzare il quadro esistente, ha segnalato il grave deficit idrico di alcune fonti essenziali di approvvigionamento, come gli invasi di Conza, in Campania, e Locone, entrambi dello schema Ofanto. Per questo – ha ricordato - la Giunta ha approvato a luglio il Piano di emergenza per il superamento della crisi idrica 2024/2025.
Concludendo l’argomento, l’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, ha proposto di procedere in modo sistematico, con riunioni per Provincia con Aqp, Autorità idrica pugliese, consorzi di bonifica, sezione Risorse idriche, per entrare nel merito delle pratiche esistenti, lo stato dell’iter, eventuali ritardi autorizzativi, verifica dei finanziamenti avviati o da avviare, individuazione delle priorità. Anche con l’obiettivo di responsabilizzare anche le comunità locali, facendo sistema per ottenere impianti efficienti e utili ali territorio.
Crisi idrica, Caracciolo: “Non bisogna rincorrere l'emergenza, siamo al lavoro per dare risposte concrete agli agricoltori”
“La crisi idrica è un problema serio e di stringente attualità che va affrontato con atti concreti. Il nostro compito è quello di evitare di rincorrere l'emergenza e mettere in campo le misure necessarie per dare risposte adeguate al comparto agricolo del territorio della Bat e non solo”. Così il consigliere regionale del Pd Filippo Caracciolo al termine dell'audizione da lui richiesta in IV commissione alla presenza dell'assessore all'Agricoltura, dei rappresentanti di Arif e del consorzio unico di Bonifica centro-sud Puglia, della dirigenza della sezione risorse idriche e di Acquedotto Pugliese oltre che del presidente della Bat e dei sindaci della provincia.
“L'audizione da me richiesta – afferma Caracciolo – è stata l'occasione per fare un focus sulla situazione dell'agricoltura nella provincia Bat dopo le forti criticità emerse nei mesi estivi a causa della crisi idrica. Al fine di scongiurare nuove emergenze si è intrapresa la necessaria via della collaborazione istituzionale finalizzata ad un governo del processo idrico basato innanzitutto sul completo adeguamento di tutti gli impianti presenti sul territorio al dm 185 per il riutilizzo delle acque reflue e, fattore non secondario, sulla manutenzione costante degli impianti stessi”.
“A proposito di adeguamento al dm 185 - spiega il consigliere regionale – dalla commissione è emerso che sono in dirittura di arrivo i lavori negli impianti di San Ferdinando e Bisceglie, gli unici due ancora incompleti nella Bat. A San Ferdinando i lavori termineranno nella prossima settimana, mentre a Bisceglie entro la fine dell'anno. Inoltre, vista la presenza dei progetti esecutivi, partiranno subito subito i lavori per gli impianti di acque reflue a Barletta e Andria. Al fine di fare un ulteriore punto della situazione sullo stato degli impianti e sui rispettivi coronoprogrammi ho invitato i sindaci e tutti gli attori interessati, a partecipare ad un incontro in assessorato interamente dedicato alla provincia Bat. Sarà convocato nelle prossime settimane e sarà l'occasione per avere un quadro più chiaro dello stato degli impianti e degli interventi da mettere in campo”
“La crisi idrica si può combattere con la collaborazione di tutte le parti coinvolte. Per questo motivo ringrazio particolarmente l'assessore Pentassuglia, il presidente della commissione Paolicelli, il presidente e i sindaci della Bat, il dirigente Arif e del consorzio di bonifica Ferraro, il dirigente delle risorse idriche Zotti e Aqp per la pronta disponibilità offerta nell'affrontare le criticità di una provincia piccola e proprio per questo con maggiori possibilità di fronteggiare i problemi in modo concreto e adeguato. Il nostro compito – conclude Caracciolo – è quello di prevenire le situazioni di emergenza ed abbiamo tutti gli strumenti per farlo”.
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