316 anni fa nasceva Raimondo di Sangro, il genio e il mistero del Principe di Sansevero - NOC Press

316 anni fa nasceva Raimondo di Sangro, il genio e il mistero del Principe di Sansevero


In foto una veduta panoramica di Torremaggiore (FG)


Oggi, 30 gennaio, ricorre il 316º anniversario della nascita di Raimondo di Sangro, una delle figure più affascinanti e misteriose del Settecento italiano. Nato nel 1710 a Torremaggiore, nel cuore della Capitanata, il principe di Sansevero fu un uomo dai mille volti: scienziato, inventore, alchimista, scrittore e mecenate.

La sua eredità più celebre è senza dubbio legata alla Cappella Sansevero di Napoli, un luogo sospeso tra arte, esoterismo e simbolismo massonico. Qui si trova il Cristo Velato, il capolavoro di Giuseppe Sanmartino, che ancora oggi lascia senza fiato per la straordinaria trasparenza del velo scolpito nel marmo.

Ma Raimondo di Sangro non fu solo un mecenate dell’arte: si dedicò a esperimenti innovativi in chimica, meccanica e idraulica, arrivando a creare tessuti impermeabili, inchiostri fosforescenti e macchine complesse. La sua fama, però, fu spesso avvolta da un’aura di mistero, alimentata dalle sue ricerche alchemiche e dalle leggende che lo dipingevano come un uomo in contatto con forze oscure.

A distanza di secoli, la sua figura continua a suscitare curiosità e ammirazione, incarnando lo spirito più enigmatico e visionario dell’Illuminismo. Oggi, nel giorno della sua ricorrenza, ricordiamo un uomo che seppe unire scienza, arte e mistero come pochi altri nella storia.

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