Caso Pandoro: Chiara Ferragni rinviata a giudizio per truffa aggravata - NOC Press

Caso Pandoro: Chiara Ferragni rinviata a giudizio per truffa aggravata




L’imprenditrice e influencer Chiara Ferragni è stata ufficialmente rinviata a giudizio con l’accusa di truffa aggravata in relazione alle operazioni commerciali legate al Pandoro Balocco Pink Christmas e alle Uova di Pasqua Chiara Ferragni - Sosteniamo i Bambini delle Fate. La decisione della Procura di Milano è stata notificata nella mattina del 29 gennaio 2025 ai suoi legali, Giuseppe Iannaccone e Marcello Bana.

L’inchiesta ha preso piede dopo che le autorità hanno esaminato le strategie di marketing utilizzate per promuovere questi prodotti, che lasciavano intendere ai consumatori un legame diretto tra l’acquisto e finalità benefiche. Tuttavia, secondo l’accusa, la raccolta fondi a favore della Fondazione Regina Margherita non sarebbe stata trasparente e i proventi effettivi destinati alla beneficenza sarebbero stati di gran lunga inferiori rispetto ai guadagni ottenuti dalla Ferragni e dalle aziende coinvolte. La somma contestata ammonterebbe a circa 2,2 milioni di euro.

Le parole della difesa

Gli avvocati dell’imprenditrice digitale hanno espresso perplessità sulla decisione della Procura, sottolineando che la vicenda era già stata affrontata dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), la quale aveva sanzionato le aziende di Ferragni con una multa milionaria, poi seguita da un accordo con associazioni di consumatori.

"Restiamo fermamente convinti che questa vicenda non abbia alcuna rilevanza penale. L’assenza di condotte fraudolente e la mancanza delle condizioni di procedibilità verranno dimostrate in giudizio. Affronteremo il processo con serenità", hanno dichiarato i legali.

La reazione di Chiara Ferragni

Ferragni, da sempre attenta alla sua immagine pubblica, ha espresso delusione per il rinvio a giudizio, ribadendo di non aver mai avuto intenzione di ingannare i suoi follower o i consumatori.

"Credevo sinceramente che non fosse necessario celebrare un processo per dimostrare di non aver mai truffato nessuno. Purtroppo dovrò convivere ancora per un po’ con questa accusa, che ritengo profondamente ingiusta. Ma sono pronta a lottare per far emergere la mia assoluta innocenza", ha dichiarato sui suoi canali social.

Il processo e le possibili conseguenze

La prima udienza è stata fissata per il 23 settembre 2025. Se dovesse essere riconosciuta colpevole, Ferragni rischierebbe una condanna che potrebbe impattare non solo la sua immagine, ma anche le sue attività imprenditoriali. Tuttavia, la difesa è certa che il processo dimostrerà l’assenza di dolo e chiarirà ogni ombra sulla vicenda.

Mentre il dibattito pubblico si accende, resta da vedere come questa vicenda influenzerà il futuro dell’imprenditrice e il rapporto con il suo pubblico, che fino ad oggi ha rappresentato la sua più grande forza.

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