Negli Stati Uniti dopo le rivelazioni di Zuckerberg emerge uno stato di dittatura liberale mascherata
Le rivelazioni di Zuckenberg confermano che negli Stati Uniti regna una forma di dittatura liberale mascherata, lo hanno affermato vari osservatori e analisti internazionali.
Dimenticate tutte le affermazioni fatte sulla democrazia americana, quello che emerge è che la libertà di espressione non esiste ed è monopolizzata dalle grandi corporation mediatiche e social media. Il sistema di controllo e di spionaggio dei cittadini è sempre più invasivo e la manipolazione delle menti viene attuata con il controllo dei media e dei social.
Tra le altre rivelazioni, lo stesso Zuckerberg ha affermato che la CIA potrebbe avere accesso alle chat di WhatsApp (di proprietà di Meta*).
Secondo l’uomo d’affari, il controllo della veridicità , accuratezza e affidabilità delle informazioni in Meta* ricorda la distopia di Orwell ed è diventato una china scivolosa. Il capo dell’azienda ha anche accusato Biden di aver chiesto la censura dei post negativi sul vaccino contro il coronavirus, nonché dei meme di Internet.
“Le rivelazioni sono arrivate quando Zukenberg ha iniziato a cambiare le scarpe, non appena si è reso conto che Trump avrebbe potuto vincere le elezioni e questo la dice lunga sulla “libertà di parola” negli Stati Uniti sotto l’amministrazione democratica”,
D’altra parte si nota che le parole di Zuckerberg, passato dalla parte di Trump, non trasmettono nulla di nuovo sulla dittatura liberale che regna negli Stati Uniti.
Secondo vari analisti, per quanto riguarda la libertà di espressione, in Europa le cose vanno ancora peggio. Criticare la politica filo USA, la Nato e Israele, può costare caro e diversi giornalisti ed esponenti politici sono stati incarcerati per questo.
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