Disturbi del linguaggio, Scalera presenta una pdl contro comportamenti discriminatori. "Spero sia presto all'odg per approvazione" - NOC Press

Disturbi del linguaggio, Scalera presenta una pdl contro comportamenti discriminatori. "Spero sia presto all'odg per approvazione"

 



Una nota del consigliere Antonio Paolo Scalera (LPD)

“La voce è un mezzo di comunicazione unico, potente e strettamente personale. Serve a raccontare, ma anche a trasformare in parole le emozioni che si provano come fa la musica con le note. Le persone che hanno difficoltà a parlare costituiscono un gruppo ampio ed eterogeneo, perché sotto questa etichetta ci sono condizioni patologiche molto diverse tra loro, da quadri più semplici, come i disturbi della voce, a difetti di pronuncia, al fenomeno della balbuzie e ai disturbi del linguaggio, quindi la difficoltà di costruire delle frasi. 

Tra questi disturbi il più diffuso è la balbuzie, ovvero la difficoltà di usare la parola in modo fluente a causa di un alterato controllo motorio. La storia del mondo è piena di personaggi illustri che hanno sofferto di balbuzie. Il personaggio storico più importante che ne ha sofferto è certamente il famoso filosofo greco Demostene, il quale, pur afflitto da tale difficoltà, non si arrese mai, tanto da superarla fino a diventare il più grande oratore della storia ellenica. 

Demostene è un esempio importante per tanti balbuzienti, ma soprattutto per coloro che si spingono a credere che la balbuzie abbia delle implicazioni di tipo genetico e quindi irrisolvibile. Si narra, altresì, che persino Manzoni avesse la medesima difficoltà nell’esprimersi. Qualcuno ritiene che i balbuzienti siano persone destinate, nonostante gli sforzi, a rimanere povere culturalmente e, invece, sarebbe sufficiente citare solo Alessandro Manzoni e Demostene per fare una solenne smentita. È interessante guardare a questi esempi perché sono la prova vivente che con applicazione e dedizione curare la balbuzie è possibile. 

Nel 1998 nacque la giornata internazionale della consapevolezza sulla balbuzie con lo scopo di promuovere la conoscenza del problema e abbattere i pregiudizi sociali che contribuiscono ad aumentare il senso di frustrazione e a limitare le relazioni sociali e lavorative di milioni di persone in tutto il mondo. 

Da circa 30 anni, il 22 ottobre rappresenta una boccata d’aria per la qualità di vita di tutti coloro che ne soffrono e che possono sentirsi rappresentati e inclusi da una maggiore sensibilizzazione e riflessione. Ora è tempo che le Istituzioni facciano la loro parte, quella più importante in tema di ricerca, di sensibilizzazione e prevenzione. 

Chi soffre di un disturbo del linguaggio, ogni giorno, non solo affronta la fatica di riuscire a esprimersi bene ma combatte contro stereotipi e pregiudizi. Le persone che comunicano in maniera non convenzionale finiscono spesso per essere oggetto di esclusione in termini di relazioni interpersonali, sociali e lavorative. 7 bambini su 10 soffrono di balbuzie o di una qualche forma di disturbo del linguaggio, sono vittime di comportamenti discriminatori, vengono scherniti e bullizzati con conseguenze gravi a livello psicologico. 

Alla luce di tutto ciò, ho depositato una proposta di legge diretta una volta per tutte a scoprire quella coltre di indifferenza che ricopre questo disturbo e a mettere in campo tutte quelle iniziative per combattere il voice shaming (comportamenti discriminatori). Una proposta di legge che promuove il riconoscimento dei disturbi del linguaggio come problema sociale, l’istituzione di un Comitato Scientifico Regionale, la lotta al fenomeno del voice shaming, campagne informative e iniziative di sensibilizzazione. Infine la proposta di legge riconosce il rilevante apporto delle associazioni di volontariato attive sul territorio regionale impegnate nella lotta al voice shaming e a tutti quei fenomeni di discriminazione sociale e bullismo nei confronti di chi non parla secondo standard precostituiti. Mi adopererò affinché venga calendarizzata il primo possibile in modo tale che il consiglio regionale possa approvarla prima del termine della legislatura".

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