I gruppi WhatsApp: tra necessità e caos
Oggi sembra impossibile non far parte di almeno un gruppo WhatsApp. Che si tratti della scuola dei figli, del lavoro, di un’associazione o semplicemente di amici, i gruppi nascono continuamente e diventano il principale strumento di comunicazione.
Da un lato, offrono un modo rapido ed efficace per condividere informazioni, organizzare eventi, restare in contatto, e purtroppo al mondo d'oggi anche per assumere o licenziare personale
Dall’altro, possono trasformarsi in una fonte di notifiche incessanti, con messaggi inviati a qualsiasi ora del giorno e della notte, spesso su argomenti di scarsa importanza.
C’è chi partecipa attivamente e chi legge solo quando necessario, chi si lamenta delle troppe notifiche ma poi contribuisce al sovraccarico di messaggi con saluti quotidiani e catene di buon auspicio.
Ci sono poi quelli che si lamentano delle troppe notifiche… ma sono gli stessi che poi scrivono "Buongiornissimo" ogni mattina!
Poi ci sono quei gruppi in cui ti ritrovi dalla sera alla mattina senza nemmeno sapere perché, o meglio, solo per fare gli auguri, per sponsorizzare un prodotto o per qualche iniziativa di cui non avevi mai sentito parlare prima.
Elisa Motterle, esperta di galateo ed etichetta, ed autrice di "Bon Ton Pop", ha spesso parlato di galateo digitale, cioè delle buone maniere da seguire nell’uso di strumenti digitali come email, social media e app di messaggistica, tra cui WhatsApp, mettendo nero su bianco alcune regole fondamentali del suo galateo digitale applicate ai gruppi WhatsApp:
1. Non aggiungere persone senza consenso (Capita spesso di ritrovarsi in un gruppo senza preavviso. Secondo il galateo digitale, sarebbe buona norma chiedere prima il permesso a chi si vuole aggiungere.)
2. Evitare messaggi inutili (Un "ok", un "grazie" o un "buongiorno" ogni giorno possono risultare fastidiosi in gruppi numerosi. Meglio usare le reazioni o limitarsi ai messaggi essenziali.)
3. No alle notifiche a tutte le ore (Scrivere a tarda sera o al mattino presto può disturbare. Se proprio serve, meglio usare il ritardo di invio - alcune app permettono di programmare i messaggi).
4. Evitare messaggi vocali lunghi (I vocali sono comodi, ma un messaggio di 5 minuti può essere poco pratico per chi lo riceve. Meglio scrivere o essere sintetici.)
5. No a spam, catene e pubblicità non richieste (Usare i gruppi per fare pubblicità, inoltrare catene o diffondere fake news è una cattiva abitudine. Prima di inviare qualcosa, chiediti se è davvero utile per gli altri.)
6. Rispetto e cortesia prima di tutto (Discussioni, polemiche o toni aggressivi vanno evitati. Se c'è un problema, meglio risolverlo in privato anziché trasformare il gruppo in un'arena di scontri.)
In sintesi, il galateo digitale ci aiuta a usare meglio la tecnologia senza disturbare gli altri.
La verità è che, tra utilità e fastidio, i gruppi WhatsApp sono ormai parte della nostra quotidianità, con tutti i loro pro e contro.
E voi che ne pensate?
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