Terra dei Fuochi: nominato il Commissario unico per la bonifica - NOC Press

Terra dei Fuochi: nominato il Commissario unico per la bonifica




Durante il Consiglio dei ministri del 19 febbraio 2025, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha annunciato la nomina del generale dei Carabinieri Giuseppe Vadalà come Commissario unico per coordinare le operazioni di bonifica della Terra dei Fuochi.

La decisione arriva dopo la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, che il 31 gennaio ha condannato l’Italia per non aver messo in campo misure efficaci per proteggere la salute dei cittadini e l’ambiente locale. Un richiamo forte, che ha reso evidente la necessità di un cambio di passo concreto.

Il generale Vadalà avrà poteri straordinari per guidare il risanamento ambientale, mettendo fine a decenni di ritardi e frammentazioni burocratiche. Entro sessanta giorni, presenterà una relazione dettagliata sullo stato attuale dell'area e sulle azioni da intraprendere per garantire risultati tangibili e duraturi.

La premier Meloni ha sottolineato che l’istituzione di questa figura unica permetterà di superare la dispersione di competenze che finora ha rallentato i lavori, restituendo alla Terra dei Fuochi l’attenzione nazionale che merita. Anche il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto, ha evidenziato l'importanza di questo nuovo approccio, pensato per rendere più efficace e coordinato ogni intervento di risanamento.

Le associazioni ambientaliste hanno accolto positivamente la nomina, vedendola come un segnale di svolta e auspicando che, finalmente, si passi dalle parole ai fatti. L’obiettivo è chiaro: restituire a quel territorio e ai suoi abitanti la dignità e la sicurezza che troppo a lungo sono mancate.



Chi è il generale Vadalà


Vadalà entra nel Corpo Forestale dello Stato nel 1989. Prima era funzionario addetto del Centro Operativo Aeromobili dell’Aeroporto dell’Urbe di Roma e responsabile del settore amministrativo, dal febbraio 1990 a ottobre 1992, poi funzionario responsabile operativo delle attività di polizia giudiziaria relative alla Convenzione di Washington (Cites). 

Dall'ottobre del 1992 al settembre 1996 lavora alla Divisione V di tutela della biodiversità e aree protette e direzione generale delle Risorse forestali montane e idriche di Roma. 

Dal luglio 1997 al febbraio 2002 è funzionario e responsabile del coordinamento info-investigativo delle attività di sicurezza ambientale.

Da agosto 2000 a ottobre 2008 è funzionario responsabile del Nucleo Investigativo Antincendi Boschivi, Niab. 

Dal marzo 2009 è direttore della Divisione 2, di sicurezza agro ambientale e agro alimentare e responsabile del Nucleo Agroalimentare e Forestale (Naf). 

Dal 3 giugno 2014 diventa comandante regionale del Corpo forestale dello Stato per la Toscana e dal 1 gennaio 2017 al 2 luglio dello stesso anno comandante Carabinieri Forestale Regione Toscana.

Nel 2017 era stato già nominato dal Cdm commissario straordinario di Governo per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale.


La "Terra dei Fuochi" è un'area situata in Campania, nel sud Italia, che comprende parte delle province di Napoli e Caserta. Il termine è stato utilizzato per descrivere una zona caratterizzata da gravi problemi ambientali, in particolare dovuti a incendi di rifiuti tossici e a una gestione illegale dei rifiuti industriali e urbani.

Il nome "Terra dei Fuochi" deriva dai roghi di rifiuti che venivano frequentemente appiccati nelle discariche abusive, inquinando gravemente l'ambiente e creando gravi rischi per la salute dei residenti. Questi incendi hanno avuto un impatto devastante sulla qualità dell'aria e sul suolo, aumentando il rischio di malattie come tumori, problemi respiratori e altre patologie.

Il fenomeno è stato aggravato da un sistema di smaltimento dei rifiuti inadeguato e dalla presenza di organizzazioni criminali, come la camorra, che gestivano il traffico illecito di rifiuti. Negli ultimi anni, ci sono stati sforzi per bonificare l'area e sensibilizzare l'opinione pubblica sui gravi problemi ambientali e sanitari che affliggono questa regione.




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