La Primavera nei Borghi. Borgo di Hermada nel Lazio - NOC Press

La Primavera nei Borghi. Borgo di Hermada nel Lazio

(Di Puntadelsole - Opera propria, da Wikipedia)



Il 27 Aprile, in tutta Italia ci sarà La Primavera nei Borghi con escursioni e visite al patrimonio culturale meno conosciute.

Non tutti sanno che in Italia c’è un borgo che si chiama Hermada e lo vedremo nell’ambito della Primavera nei Borghi, il 27 Aprile. Il Borgo Hermada di Terracina è situato a circa 8 km a nord-ovest della città e si può facilmente raggiungere sia dalla S.S. Appia che dalla S.S. Pontina 148. 

La sua costruzione, che risale al 1935, è parte integrante della struttura storica della bonifica integrale della Pianura Pontina avviata dallo Stato negli anni ‘20-’30 del Novecento, ne costituisce l’estremo lembo orientale e, insieme a Borgo Vodice e a Borgo Montenero, realizzati nello stesso periodo ma appartenenti ad altri Comuni, ne rappresenta l’esito ultimo e più avanzato. 

Il Borgo fu progettato da Alfredo Pappalardo, ingegnere dell’Opera Nazionale Combattenti, integrando la nuova struttura urbana con il preesistente complesso agro-industriale di Macchia di Piano (la Riseria della Società Anonima Bonifiche Pontine di Roma), realizzato nel triennio 1925-1927. 

Il suo nome (assegnato nel 1934) deriva dal Monte Ermada nel Carso (attuale Comune di Duino Aurisina, in Provincia di Trieste) e ricorda la 10a e l’11a battaglia dell’Isonzo, combattute dall’esercito italiano nel 1917 durante la I Guerra Mondiale. Il nuovo insediamento fu organizzato in un’area rettangolare, divisa in due settori con impianto viario ortogonale determinato dalla direttrice di Via Cesare Battisti e incentrati su due piazze con valore rispettivamente istituzionale ed economico-produttivo, seguendo i modelli urbani delle “Città di Fondazione” dell’Agro Pontino. 

In Piazza XXIV Maggio sono ancora presenti gli edifici dell’originario centro di Macchia di Piano, tra cui, in particolare, l’edificio della “Pileria” sul lato nord, poi trasformato nell’Ospedale Antimalarico del Borgo e, successivamente, in sede del Consorzio Agrario Provinciale (oggi, purtroppo, in grave degrado). In Piazza IV Novembre sono invece conservati alcuni degli edifici principali del Borgo Hermada, di architettura razionalista, come la chiesa di S. Antonio con il suo campanile “a pilastro”, la “Scuola rurale”, la “Dispensa”, la “Palazzina del Direttore”, il “Fabbricato delle abitazioni” e la “Torre del serbatoio”, mentre del tutto trasformato risulta oggi l’originario e complesso edificio delle “Regie Poste-Casa del Fascio-Dopolavoro”. 

Va inoltre ricordato, al centro della Piazza, il Monumento ai Caduti della II Guerra Mondiale, opera dello scultore Duilio Cambellotti inaugurata nel 1950”. Lo ha affermato Venceslao Grossi, Presidente Archeoclub d’Italia sede di Terracina, nel Lazio.

Ben 180 sedi con escursioni in tutta Italia, aperture di siti culturali meno conosciuti e spesso chiusi al pubblico. Il 27 Aprile avremo la Primavera nei Borghi. Borgo, inteso anche come frazione e dunque avremo anche piccoli centri storici dell’Appennino, oppure delle zone alpine e comunque del Nord Italia, dove, in compagnia di esperti – ha affermato Maria Rita Acone, Referente Nazionale di Archeoclub d’Italia per la Primavera nei Borghi - ci sarà la possibilità di camminare da una frazione all’altra entrando in siti culturali meno conosciuti e spesso chiusi al pubblico. Molti dei borghi d'Italia hanno conservato effettivamente caratteristiche che possono rispondere alle aspettative di chi vorrà visitarli e scoprirli”.

Il 27 Aprile, quindi, trekking, passeggiate ed escursioni in compagnia di esperti in beni culturali, archeologi, guide e soci Archeoclub d’Italia.

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