M5S Puglia. NO al “ReArm Europe/Readiness 2030”. Il 5 aprile tutti in piazza a Roma
Il Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione per chiedere alla Regione Puglia di prendere posizione contro il piano di riarmo europeo “ReArm Europe/Readiness 2030”. Lo annunciano i consiglieri Marco Galante (capogruppo), Rosa Barone, Cristian Casili e Grazia Di Bari.
Nella mozione si chiede alla giunta di attivarsi, per quanto di propria competenza, per manifestare nelle sedi istituzionali opportune la contrarietà al piano di riarmo europeo e all’aumento delle spese militari e promuovere una posizione orientata alla pace e alla risoluzione diplomatica dei conflitti internazionali. Si impegna inoltre la giunta a sostenere, nell’ambito delle relazioni istituzionali con il Governo e le istituzioni europee, la destinazione delle risorse pubbliche verso investimenti che promuovano lo sviluppo sostenibile, il rafforzamento del sistema sanitario e delle politiche di welfare.
“Il piano di riarmo - spiegano i pentastellati - vale 800 miliardi di euro e segna un cambio di rotta dell’Unione a favore di una militarizzazione dell’Ue, come più volte denunciato dal gruppo parlamentare del M5S. Il piano prevede anche per gli Stati membri la possibilità di innalzare la propria spesa militare a livello nazionale attraverso l’attivazione della clausola di salvaguardia nazionale del Patto di Stabilità e Crescita, ipotesi che consentendo lo scorporo degli investimenti per la difesa dal calcolo deficit /Pil, libererebbe complessivamente 650 miliardi di euro in 4 anni, da aggiungersi ai 150 miliardi del nuovo strumento di prestiti per la difesa sostenuti dal bilancio dell’UE".
"La svolta bellicista - proseguono i consiglieri - sta minando le fondamenta dello spirito originale del progetto di pace dell’Unione Europea, che auspichiamo si torni a perseguire, come sancito dal ‘Manifesto di Ventotene’. Per queste ragioni il M5S sta presentando una mozione in tutti i consigli regionali. Le stesse motivazioni per cui saremo in piazza a Roma il prossimo 5 aprile per una grande manifestazione nazionale. Contro il riarmo, contro lo spreco di miliardi in armi mentre scuole, ospedali e servizi pubblici vengono lasciati senza risorse. Non possiamo restare a guardare mentre si tagliano stipendi, pensioni e servizi essenziali per finanziare la guerra. È il momento di dire basta”.
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