Maltrattamenti al Don Uva di Foggia: chiuse le indagini, 32 indagati rischiano il processo
Le indagini sui presunti maltrattamenti ai pazienti dell’ex istituto del Don Uva di Foggia si sono concluse, e 32 persone rischiano il rinvio a giudizio. L’inchiesta ha portato alla luce una serie di abusi ai danni di 28 pazienti, per lo più donne con gravi disabilità cognitive, ricoverate nella struttura gestita dall'Opera Don Uva.
L’indagine, avviata dalla Procura di Foggia e condotta dai Carabinieri, ha documentato episodi di violenza fisica e verbale all’interno della struttura. Tra gli indagati ci sono infermieri, operatori sociosanitari, educatori professionali e un addetto alle pulizie. Secondo gli inquirenti, i pazienti avrebbero subito percosse, insulti e minacce, con frasi scioccanti come "Ti spacco la testa" e "Fai una cosa, suicidati".
Le prove raccolte comprendono filmati registrati tra luglio e settembre 2022, grazie a telecamere nascoste installate nelle aree della struttura. I video mostrano presunti episodi di maltrattamenti sistematici, che hanno portato alla contestazione di 69 capi d’accusa.
A questo punto, gli indagati hanno ora 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive, chiedere interrogatori o richiedere ulteriori accertamenti. Al termine di questa fase, la Procura deciderà se procedere con la richiesta di rinvio a giudizio.
Il caso ha suscitato indignazione e preoccupazione, riaccendendo il dibattito sulla tutela dei pazienti vulnerabili nelle strutture sanitarie e assistenziali. Le autorità stanno lavorando per garantire che episodi simili non si ripetano e che i responsabili vengano chiamati a rispondere delle loro azioni.
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