"Occhio alla truffa": la nuova frode che colpisce i titolari di Postepay
Negli ultimi giorni si sta diffondendo una nuova truffa che mira a svuotare i conti dei titolari di carte Postepay. I malintenzionati utilizzano tecniche di phishing sofisticate, inducendo le vittime a fornire inconsapevolmente i propri dati bancari.
Come funziona la truffa
La truffa inizia con un SMS o un'email apparentemente ufficiale, inviati da un finto mittente identificato come "Poste Italiane". Il messaggio informa l'utente che la propria carta Postepay è stata bloccata per motivi di sicurezza e invita a cliccare su un link per risolvere il problema.
Una volta cliccato il link, l'utente viene reindirizzato a un sito web che imita perfettamente quello ufficiale di Poste Italiane. Qui viene richiesto di inserire le proprie credenziali di accesso e i dati della carta. Queste informazioni, purtroppo, finiscono direttamente nelle mani dei truffatori.
Come difendersi
Per evitare di cadere vittima di questa truffa, segui queste semplici regole:
- Non cliccare mai su link sospetti ricevuti via SMS o email.
- Verifica sempre l'autenticità del mittente. Poste Italiane non chiede mai dati sensibili tramite SMS o email.
- Accedi ai servizi di Poste Italiane solo tramite il sito ufficiale digitandone direttamente l'indirizzo nella barra del browser.
- In caso di dubbio, contatta immediatamente il servizio clienti ufficiale.
Cosa fare se hai fornito i tuoi dati
Se hai inavvertitamente inserito le tue credenziali su un sito sospetto:
- Blocca immediatamente la tua carta Postepay chiamando il numero 800.003.322.
- Contatta le autorità competenti e sporgi denuncia.
- Verifica i movimenti del tuo conto e segnala eventuali transazioni sospette.
La prudenza è la miglior difesa contro le truffe online. Diffondi queste informazioni tra amici e familiari, soprattutto tra le persone meno esperte di tecnologia, per aiutarle a proteggersi da possibili frodi.
Resta aggiornato con NOCPress per ulteriori consigli e segnalazioni utili nella rubrica "Occhio alla Truffa".
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