Reddito di Libertà 2025: come presentare la domanda e chi può beneficiarne
L'INPS ha reso disponibili le nuove linee guida per richiedere il Reddito di Libertà 2025, un aiuto economico pensato per sostenere le donne vittime di violenza domestica. Questo contributo, che può arrivare fino a 500 euro al mese per un anno, è destinato a favorire l’autonomia personale e abitativa delle beneficiarie, e a supportare i figli minori nelle loro attività scolastiche e formative.
Le novità per il 2025
A partire dal 2025, le domande per il Reddito di Libertà potranno essere presentate entro il 31 dicembre di ogni anno, a condizione che ci siano fondi disponibili. Se, per motivi di esaurimento risorse, alcune richieste non vengono accolte, esse decadranno. Tuttavia, esiste una soluzione transitoria: le domande non approvate per mancanza di fondi possono essere ripresentate tra il 5 marzo e il 18 aprile 2025 tramite i Comuni, che daranno priorità a queste istanze rispetto alle nuove.
Dal 18 aprile, sarà possibile fare nuove domande per l’anno 2025, in base alle risorse disponibili. A partire dal 2026, le domande potranno essere inviate durante tutto l'anno, dal 1° gennaio al 31 dicembre.
Chi ha diritto al Reddito di Libertà?
Questo contributo è pensato per le donne che hanno subito violenza, indipendentemente dalla presenza di figli. Per accedere al Reddito di Libertà, è necessario essere seguite da un centro antiviolenza riconosciuto o dai servizi sociali del proprio Comune. L’obiettivo di questa misura è quello di aiutare le donne a superare la fase di emergenza e a intraprendere un percorso verso l’autonomia economica e sociale.
Compatibilità con altri sussidi
Il Reddito di Libertà non è incompatibile con altre forme di sostegno economico come l'Assegno di Inclusione (ADI), la NASpI e il Reddito di Cittadinanza (RdC). Questa combinazione di aiuti permette alle beneficiarie di affrontare con maggiore serenità il proprio percorso di recupero e autonomia.
Nuove risorse e incentivi per l’occupazione femminile
Grazie ai fondi previsti dalla Legge di Bilancio 2024, sono stati aumentati i fondi per il Reddito di Libertà, con una somma di 10 milioni di euro all’anno per il triennio 2024-2026. Inoltre, per incentivare l’assunzione delle beneficiarie, è stato introdotto un esonero contributivo per i datori di lavoro che assumono donne in questo periodo.
Come fare richiesta
Per richiedere il Reddito di Libertà, bisogna compilare il modulo SR208, che contiene i seguenti dati:
- Dati anagrafici della richiedente (nome, cognome, codice fiscale, residenza);
- Dichiarazione di presa in carico da parte di un centro antiviolenza o dei servizi sociali;
- Iban o conto corrente bancario per l'accredito del contributo.
Una volta completato, il modulo va presentato presso l'ufficio comunale competente, che verificherà i requisiti e invierà la domanda all’INPS per l'approvazione finale. Se la richiesta è accolta, il contributo di 400 euro mensili verrà versato direttamente sul conto indicato, per un massimo di 12 mesi.
Se la domanda viene rifiutata, l’INPS comunicherà la motivazione e potrà richiedere eventuali integrazioni documentali. Poiché il numero di fondi disponibili è limitato, è consigliato inviare la domanda quanto prima per evitare il rischio che le risorse vengano esaurite.
Assistenza per la domanda
Per chi avesse bisogno di supporto nella compilazione della domanda, è possibile rivolgersi a centri antiviolenza, CAF, e Patronati, che offrono assistenza nella gestione delle pratiche INPS.
Per maggiori dettagli, le istruzioni complete sono disponibili nella Circolare INPS n. 54/2025, pubblicata il 5 marzo.
Nessun commento:
Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.