Tensione in Virginia: uomo armato si barrica davanti alla sede della CIA

Momenti di forte tensione fuori dal quartier generale della CIA a Langley, in Virginia, dove un uomo armato ha seminato il panico avvicinandosi all’ingresso principale dell’agenzia. L’individuo, apparentemente in stato di alterazione, ha minacciato il personale e si è rifiutato di allontanarsi, costringendo le autorità a un’operazione delicata per contenere la situazione.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo sarebbe arrivato nei pressi della sede dell’intelligence statunitense nel primo pomeriggio, brandendo una pistola e gridando frasi sconnesse. Non è ancora chiaro se il suo gesto fosse motivato da ragioni personali, politiche o se si trattasse di un episodio legato a problemi di salute mentale.

Immediatamente, le forze dell’ordine hanno isolato l’area e avviato una negoziazione con il sospetto, cercando di convincerlo a deporre l’arma. Per precauzione, le strade limitrofe sono state chiuse al traffico e l’accesso alla struttura è stato bloccato, mentre squadre speciali e agenti dell’FBI monitoravano da vicino la situazione.

Dopo un lungo braccio di ferro con le autorità, l’uomo è stato infine bloccato senza che fossero esplosi colpi d’arma da fuoco né riportati feriti. Resta ora da chiarire il movente di questa azione e se il sospetto avesse precedenti o fosse già noto ai servizi di sicurezza.

L’episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza intorno a edifici governativi di alto profilo, già teatro in passato di tentativi di intrusione e attacchi. La CIA, infatti, è stata più volte nel mirino di persone armate: nel 2021 un uomo venne ferito da agenti dell’FBI dopo aver cercato di entrare nella struttura, mentre nel 1993 due dipendenti dell’agenzia persero la vita in un attentato.

Le autorità continuano a indagare per comprendere meglio le circostanze dell’accaduto e verificare eventuali collegamenti con minacce precedenti. Maggiori dettagli potrebbero emergere nelle prossime ore.