Barilla Foggia e iFun together. «Un giorno bellissimo di una storia per un gesto d'amore» Lettera Aperta dei genitori - NOC Press

Barilla Foggia e iFun together. «Un giorno bellissimo di una storia per un gesto d'amore» Lettera Aperta dei genitori

(I sei ragazzi al lavoro foto: Barilla Foggia e iFun)

Questa è una lettera scritta d'istinto, un atto d'amore e un ringraziamento speciale a Barilla da parte dei genitori dei sei ragazzi autistici assunti alla Barilla di Foggia attraverso la cooperativa Chara, creata dall’associazione iFun.

«I nostri ragazzi sono ormai lavoratori, l'avete letto ovunque. Formati, orgogliosi. Vengono da lontano ed è per questo che Valeria e Francesco di Barilla (rispettivamente Resp. Programmazione e Direttore di stabilimento, ndr.) hanno voluto osare, provare a fare questa follia: affidare un lavoro ad un gruppo di 6 ragazzi di iFun, che diventano uomini rispettati e rispettabili e portano la loro gioia, come semi di fiori sparsi nel vento».

«Stamattina era freddo, l’aria pungeva. Pungeva di quell’aria che si sente ancora invernale, malgrado non sia più il suo tempo.
Cammino spedito verso il posto chiamato “Quota pasta”. I locali della quota pasta sono quelli in cui ogni dipendente ritira il quantitativo pasta mensile. Batteva forte il cuore. Batte forte e si affollano i pensieri come quando i cuccioli saltano gli uni sopra l’altri.  

 

Si sovrappongono le notti, le discussioni, le paure. Le volte in cui guardi tuo figlio che dorme e pensi che ne sarà di lui, di tutto l’amore che ha conosciuto. Se lo vivrà come un tradimento o come uno splendido viaggio. Ed ora senti il coraggio della paura, o la paura del coraggio. Capisci la svolta, l’unicità, la retorica di tutto quel che si dice nelle intenzioni sparse e quella sensazione di vuoto quando hai raggiunto una vetta altissima. 

Lavoratori, non più fragili o disabili. Lavoratori, persone, anime, dignitosamente dentro questo mondo senza stare alla finestra a vedere la vita che passa per gli altri. Senza essere in questa perenne sala d’attesa. Dovevano fare al massimo 6 consegne stamattina, nelle loro prime 4 ore. Ne hanno fatte 8. Non c’è altro da aggiungere. Ti amo figlio mio, vi amo tutti ragazzi miei».


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