"Caso Cerignola, l’OPI di Foggia interviene: «Inaccettabili le accuse agli infermieri»" - NOC Press

"Caso Cerignola, l’OPI di Foggia interviene: «Inaccettabili le accuse agli infermieri»"

 




In merito all'articolo Cerignola: medico si addormenta davanti al paziente. Ma lui denuncia: "Mi hanno drogato" scritto il 10 maggio che raccontava di ciò che era successo all’interno del pronto soccorso dell’ospedale “Tatarella” di Cerignola lo scorso 1° maggio dove un medico, in servizio nella zona riservata alle emergenze più gravi, era stato ripreso in video mentre dormiva profondamente su una poltrona, mentre a  pochi metri da lui, un paziente in codice rosso attendeva assistenza, e tenuto conto di ciò che è stato divulgato, dal dottore, in tv sul programma "Le Iene" andato in onda, su Italia 1, martedì 13 maggio, l'OPI (ordine delle Professiomi Sanitarie) di Foggia ha divulgato la seguente nota stampa.


L'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Foggia, attraverso il proprio Presidente, Dott. Michele Del Gaudio, esprime profonda preoccupazione e sconcerto in merito alla vicenda che ha coinvolto il Dott. Francesco Paolo Palma, medico in servizio presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale "Tatarella" di Cerignola.

COSA È SUCCESSO: 

Il Dott. Palma, come riportato da diverse fonti giornalistiche, è stato ripreso mentre riposava durante il turno di servizio, con pazienti in attesa di assistenza. Successivamente, ha denunciato un presunto tentativo di avvelenamento, accusando colleghi e personale infermieristico di complotto. 

PAROLE INACCETTABILI: 

Ciò che più ci indigna sono le dichiarazioni pubbliche del Dott. Palma, che ha definito gli infermieri come "massa di ignoranti". Un attacco ingiustificato e offensivo verso una categoria professionale che è pilastro del nostro sistema sanitario e che ogni giorno garantisce assistenza e cure di qualità ai pazienti. 

COSA CHIEDIAMO: 

• Indagini approfondite per chiarire ogni responsabilità. 
• Valutazione disciplinare da parte dell'Ordine dei Medici di Foggia. 
• Trasparenza sui risultati delle indagini, per ristabilire la fiducia nel sistema sanitario. 

Gli infermieri meritano rispetto e riconoscimento per il loro impegno quotidiano. Non permetteremo che pregiudizi e accuse infondate ne compromettano la dignità e la professionalità. A tutela dell’immagine dei propri iscritti, l’Ordine sta valutando se esistono gli estremi per procedere a querela per diffamazione.

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