Il video delle croci mostrato da Trump a Ramaphosa non rappresentava un cimitero di agricoltori - NOC Press

Il video delle croci mostrato da Trump a Ramaphosa non rappresentava un cimitero di agricoltori

 




Washington – Durante un colloquio ufficiale con il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe mostrato un video che, secondo quanto ricostruito dalla BBC, non corrisponde ai fatti così come raccontati.

Il filmato mostrava una lunga distesa di croci bianche piantate su un prato, presentata come prova visiva di un presunto massacro ai danni della comunità agricola bianca in Sudafrica. Tuttavia, un’analisi giornalistica ha smentito questa interpretazione: le immagini erano state girate nel 2020, in occasione di una manifestazione in ricordo di Glen e Vida Rafferty, due coniugi uccisi nella loro fattoria.

Il video era stato caricato online il 6 settembre dello stesso anno, all’indomani della commemorazione. Come spiegato da uno degli organizzatori dell’evento, Rob Hoatson, le croci non rappresentano tombe, ma costituiscono un memoriale simbolico nato per attirare l’attenzione sull’insicurezza nelle aree rurali del Paese.

Non si tratta dunque di un luogo di sepoltura né di una documentazione diretta di crimini su larga scala, ma di un gesto visivo dal forte impatto, realizzato all’interno di una protesta civile.



L’episodio rimette al centro il tema della verifica delle fonti e dell’uso delle immagini in contesti istituzionali e diplomatici, specialmente quando queste possono alimentare narrazioni controverse o non suffragate da evidenze.

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