La Camera approva il "mega" piano di bilancio Trump: un debito aggiuntivo da oltre 3.300 miliardi in un decennio
La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha dato il via libera al disegno di legge sul bilancio, un testo chiave promosso dall’amministrazione Trump che mira a consolidare le agevolazioni fiscali introdotte nel primo mandato presidenziale. La votazione si è conclusa con un risultato molto serrato, 215 favorevoli contro 214 contrari. Il documento ora passa all’esame del Senato, dove sono attese modifiche e non è ancora definito il calendario per la sua approvazione definitiva.
Il piano prevede la proroga permanente di consistenti sgravi fiscali, inclusi tagli alle imposte sulle mance e sulle ore di straordinario. Sono inoltre confermati incentivi per l’acquisto di veicoli prodotti negli Stati Uniti e interventi specifici per la sicurezza dei confini.
Secondo le stime del Comitato per un bilancio federale responsabile, l’approvazione di questa legge comporterà un aumento del debito pubblico di oltre 3.300 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni. Questo incremento spingerebbe il rapporto tra debito federale e prodotto interno lordo dal 98% attuale a un livello record del 125%, toccando così oltre 36mila miliardi di dollari.
L’approvazione ha avuto un impatto immediato sul mercato obbligazionario statunitense, con un aumento dei rendimenti sui Treasury bond: quelli decennali hanno superato il 4,6%, mentre i titoli a 30 anni hanno raggiunto il 5,15%, segnale di una crescente attenzione degli investitori verso l’evoluzione del debito nazionale.
Tra le contropartite del pacchetto di misure, sono stati previsti tagli per circa 800 miliardi di dollari al programma Medicaid, che garantisce assistenza sanitaria alle fasce di popolazione a basso reddito. In parallelo, sono stati ridotti in modo significativo anche i crediti d’imposta destinati alle energie rinnovabili, una scelta che potrebbe influire sul settore in crescita.
L’iter legislativo prosegue ora al Senato, dove i legislatori dovranno confrontarsi su un testo che, oltre a rappresentare una pietra miliare per l’agenda economica di Trump, apre un dibattito sui rischi e le conseguenze di un debito pubblico in costante aumento.
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