"Occhio alla truffa". "Mi è arrivato un codice per sbaglio": così ti rubano WhatsApp in 30 secondi
“Ciao! Per sbaglio mi è arrivato un codice sul tuo numero, me lo rimandi per favore? È urgente!”
Senza pensarci troppo, Marta inoltra il codice. Dieci minuti dopo, il suo WhatsApp è disconnesso dal telefono. L’app chiede nuovamente il codice di verifica. Nel frattempo, centinaia di contatti iniziano a ricevere messaggi da “lei”, in realtà dal truffatore:
“Ciao, scusa se ti disturbo. Ho avuto un imprevisto, puoi aiutarmi con una ricarica urgente da 100 euro? Te li restituisco oggi stesso…”
Una truffa che sfrutta la fiducia
Quello che è successo a Marta è un classico caso di social engineering, una tecnica che sfrutta la psicologia umana più della tecnologia. I criminali non violano un sistema informatico: si limitano a convincere la vittima a collaborare con la truffa, usando fiducia, urgenza e contatti reali.
Una volta ottenuto il codice di verifica a sei cifre (che serve per attivare un nuovo dispositivo con il tuo account WhatsApp), il truffatore prende il controllo del profilo e può agire indisturbato.
Il meccanismo della truffa
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Il truffatore prova ad accedere al tuo WhatsApp su un altro telefono e tu ricevi un SMS col codice di verifica.
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Ti scrive da un numero già hackerato (quindi un contatto reale) chiedendo il codice.
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Appena lo riceve, lo inserisce e prende il controllo del tuo account.
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Comincia a truffare i tuoi contatti, sfruttando il tuo nome e la tua immagine.
Come difendersi
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Mai condividere codici ricevuti via SMS, nemmeno con amici o parenti. Se un codice arriva "per errore", ignoralo.
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Attiva la verifica in due passaggi su WhatsApp: Impostazioni > Privacy > Verifica in due passaggi > Attiva.
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Avvisa subito i contatti se sospetti che ti abbiano rubato l’account.
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Se hai perso l’accesso, invia subito un’email a support@whatsapp.com con oggetto “Lost/Stolen phone: please deactivate my account” e il tuo numero completo di prefisso internazionale.
Segnalalo
Se sei vittima o testimone di una truffa simile, segnalalo alla Polizia Postale tramite il sito www.commissariatodips.it. Ogni segnalazione aiuta a prevenire nuovi raggiri.
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