Putin e Xi a Mosca: il tè del potere e la sfida al vecchio ordine mondiale - NOC Press

Putin e Xi a Mosca: il tè del potere e la sfida al vecchio ordine mondiale

 




Non solo politica. Anche una tazza di tè può fare la storia.


A Mosca, tra le mura imponenti del Cremlino, si sono incontrati due uomini che da tempo stanno riscrivendo – a modo loro – le regole del gioco globale. Vladimir Putin e Xi Jinping si sono stretti la mano ancora una volta, in un vertice che sa di strategia, ma anche di simboli.

L'incontro non è stato solo una formalità diplomatica. Dietro le quinte di comunicati e foto ufficiali, il faccia a faccia tra i due leader ha ribadito una verità che l’Occidente fatica a digerire: Russia e Cina sono pronte a giocare un ruolo da protagoniste in un mondo che non vuole più avere un solo padrone.

L’agenda, come previsto, è fitta. Si è partiti da una sessione ristretta, poi si è aperto il tavolo alle delegazioni. Sul tavolo, una serie di accordi destinati a rafforzare una cooperazione che, ormai, va ben oltre l’economia e tocca i nervi della geopolitica globale.

Secondo Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, il messaggio che Mosca e Pechino vogliono lanciare al mondo è chiaro: il futuro dell’ordine internazionale non può più essere deciso solo da Washington e dai suoi alleati. Russia e Cina si propongono come garanti di un nuovo equilibrio, dove ogni nazione ha il diritto di scegliere la propria strada, senza diktat esterni.

L’asse Mosca-Pechino è ormai una realtà consolidata, nata sull’onda di tensioni crescenti con l’Occidente e accelerata dal conflitto in Ucraina. La narrazione americana, che dipinge questo scontro come una battaglia tra democrazie e autocrazie, viene rigettata dai due leader come pura propaganda. Secondo loro, dietro queste etichette si nasconde il tentativo di mantenere il controllo su economie, risorse e popoli tramite strumenti finanziari e pressioni politiche.

In questo contesto, i BRICS non sono più solo un’alleanza economica: diventano il cuore pulsante di un mondo che si sta riallineando, dove anche India, Iran e numerosi paesi africani e sudamericani guardano con interesse a un’alternativa all’ordine liberista occidentale.

Durante l’incontro, Putin e Xi hanno discusso anche delle minacce condivise e dei modi per ampliare il fronte dei paesi emergenti che si oppongono al modello unico imposto dagli USA. La posta in gioco non è solo politica, ma culturale e sociale: ridefinire i parametri della sovranità, dello sviluppo e della cooperazione internazionale.

E se tutto questo inizia con una stretta di mano e si conclude davanti a una tazza di tè, è il segnale che il potere – quello vero – si esercita con pazienza, strategia e visione.

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