Telemarketing e truffe telefoniche: nuove regole AGCOM, ma flop del Registro Opposizioni
Da anni gli utenti italiani combattono contro telefonate indesiderate, frodi telefoniche mascherate da banche o enti pubblici, e offerte ingannevoli su servizi di telefonia e internet.
Nonostante il Registro delle Opposizioni fosse stato rilanciato con grandi aspettative, la sua reale efficacia è rimasta molto limitata.
Ora però arriva un nuovo regolamento, approvato da AGCOM lo scorso 30 aprile (delibera n. 106/25/CONS), che promette misure più concrete e tecniche, mirate anche contro lo spoofing.
Una delle principali novità riguarda il contrasto al fenomeno dello spoofing, ossia la falsificazione del numero del chiamante. Sempre più spesso gli utenti ricevono chiamate da numeri italiani che in realtà provengono dall’estero, usati per ingannare e carpire informazioni personali.
AGCOM impone agli operatori italiani di bloccare automaticamente queste chiamate, distinguendo due fasi:
- dal 19 agosto 2025: stop alle chiamate dall’estero che mostrano numeri fissi italiani falsi;
- dal 19 novembre 2025: il blocco si estenderà anche alle chiamate con numeri mobili italiani falsificati.
Per evitare pubblicità ingannevoli sulle prestazioni delle offerte 5G, il regolamento introduce un sistema di bollini colorati:
🟢 Verde: connessione 5G senza limiti di velocità ;
🟡 Giallo: velocità limitata ma superiore o uguale a 20 Mbit/s;
🔴 Rosso: velocità inferiore a 20 Mbit/s.
Questo sistema, ispirato a modelli europei, mira a rendere più chiara e immediata la comprensione della qualità reale delle offerte.
Per aiutare gli utenti a controllare il traffico dati ed evitare costi imprevisti, gli operatori dovranno avvisare l’utente al raggiungimento dell’80% del traffico incluso e al 100%, la navigazione verrà bloccata automaticamente.
L’utente potrà riattivare il traffico solo con un consenso esplicito (ad esempio tramite SMS o app).
Ugualmente è stata prevista più chiarezza nelle offerte e nei cambi operatore, infatti il nuovo regolamento impone agli operatori di:
- pubblicare in modo completo e facilmente confrontabile tutte le condizioni economiche delle offerte;
- comunicare con un mese di preavviso la chiusura di un servizio, per permettere all’utente di cambiare operatore senza disagi.
Nel frattempo, resta deludente il bilancio del Registro Pubblico delle Opposizioni, nato per bloccare le chiamate pubblicitarie non richieste. Nonostante l’ampliamento del servizio nel 2022, che ha incluso anche i cellulari, gli utenti continuano a ricevere chiamate moleste da call center che operano ai margini della legalità , spesso con numeri non registrati o provenienti dall’estero.
Le segnalazioni di violazioni sono numerose, ma le sanzioni restano scarse. La mancanza di controlli efficaci e la facilità con cui i call center riescono ad aggirare le regole hanno reso questo strumento poco efficace e ormai superato.
Giacomo Lasorella, presidente AGCOM, ha dichiarato: “L’Autorità ha adottato le soluzioni più avanzate per contrastare le pratiche di telemarketing aggressivo, delle quali tutti siamo vittime. Ora tocca agli operatori applicare queste regole con serietà ”.
Il nuovo regolamento segna un passo avanti concreto nella tutela dei consumatori, ma la sua efficacia dipenderà dall’impegno degli operatori e dalla capacità di AGCOM di far rispettare realmente le regole.
La speranza è che, finalmente, dopo anni di promesse mancate e strumenti poco efficaci come il Registro delle Opposizioni, qualcosa possa davvero cambiare. Intanto, gli utenti restano in attesa… con il telefono ancora in mano.
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