Virus West Nile: Primo caso in Puglia. Piemontese: «I controlli funzionano. Nessun allarmismo». L'ASL FG comunica - NOC Press

Virus West Nile: Primo caso in Puglia. Piemontese: «I controlli funzionano. Nessun allarmismo». L'ASL FG comunica


Dopo il caso registrato a Manfredonia di un cavallo abbattuto perchè risultato affetto da encefalite da virus West Nile (WNV), e dell'accorata raccomnadazione del Consigliere regionale Antonio Tutolo per la disifestazione nei comuni pugliesi, quest'oggi, 31 luglio 2025, è stato reso noto che un uomo residente a Galatone (LE) è risultato positivo al West Nile Virus (Febbre del Nilo), primo caso intercettato in Puglia nel 2025. 
 
L’infezione è stata rilevata grazie alle misure di sorveglianza rafforzata attive su tutti i donatori di sangue, così come previsto dal piano nazionale di prevenzione delle arbovirosi. Difatti, il 46enne di Galatone si è recato come di consueto al centro trasfusionale dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce per fare una donazione di sangue. Quando si è sottoposto al test obbligatorio è risultato positivo al virus ma asintomatico. Ora è ritornato a casa e sta bene. Tuttavia i familiari sono stati sottoposti a controlli.

“Il sistema di controllo ha funzionato – dichiara l’assessore alla sanità, Raffaele Piemontese -. Il caso è stato identificato precocemente, grazie alla collaborazione tra i centri trasfusionali, i dipartimenti di prevenzione e i laboratori regionali. L’uomo è in buone condizioni di salute e non presenta al momento alcuna sintomatologia. Anche negli anni scorsi ci sono stati dei casi nella nostra regione, la sorveglianza attiva consente di agire subito e di evitare rischi per la salute pubblica”.

“Tutte le strutture sanitarie regionali sono al lavoro, insieme ai servizi veterinari e alle amministrazioni locali, per garantire un presidio continuo sul territorio. È in corso un monitoraggio entomologico sulle zanzare vettore e un’attività di sorveglianza passiva sugli uccelli selvatici, sia rinvenuti che catturati”, aggiunge l’assessore Piemontese. 
 
Il primo caso di West Nile Disease in provincia di Foggia è stato segnalato da un veterinario libero professionista il 29 luglio scorso. In seguito alla comunicazione, il dipartimento di Prevenzione, i servizi veterinari e il servizio di Igiene e Sanità Pubblica della ASL di Foggia hanno immediatamente attivato tutte le procedure previste dal Piano Nazionale di Sorveglianza per questa malattia, in conformità con le indicazioni del Ministero della Salute.

Sono stati avviati i protocolli per i casi sospetti: sono stati eseguiti prelievi ematici e coinvolto l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata per le prime analisi. I risultati preliminari hanno evidenziato una forte positività agli anticorpi IgM, indicativi di infezione recente, accompagnata da una lieve positività IgG. Successivamente, gli approfondimenti condotti dal CeSME hanno confermato la presenza di anticorpi IgM, mentre gli IgG risultavano assenti, confermando così il primo caso accertato in provincia di Foggia.

A causa delle gravi condizioni cliniche dell’animale, è stato deciso di procedere con la sua soppressione. In linea con le direttive ministeriali, nell’area interessata sono state avviate attività di sorveglianza entomologica e veterinaria, con particolare attenzione al controllo delle zanzare, i principali vettori, e al monitoraggio di eventuali ulteriori casi sia tra gli animali che nella popolazione umana.

La donazione di sangue rimane sicura per donatori e riceventi, con misure di sicurezza standard come il test di screening per chi ha soggiornato in aree a rischio. Durante l'estate è attivo il Sistema nazionale di Sorveglianza per i virus trasmessi da vettori. Recentemente è stato confermato il primo caso di Febbre del Nilo Occidentale in provincia di Foggia, con misure di contenimento come l'abbattimento di un cavallo coinvolto.

“La prevenzione integrata funziona solo con la partecipazione di tutti – aggiunge Piemontese –. Abbiamo attivato una collaborazione costante con i Comuni per mappare le aree da sottoporre a disinfestazioni mirate, già in corso in diverse zone della provincia di Lecce. Continuiamo a monitorare l’evoluzione della situazione ora per ora, sulla base dei dati forniti dai laboratori regionali, dall’Istituto Zooprofilattico della Puglia e della Basilicata e dalle indagini epidemiologiche in corso”.

Le misure di prevenzione già comunicate a livello nazionale restano valide: evitare ristagni d’acqua, proteggersi dalle punture di zanzara, segnalare tempestivamente eventuali casi sospetti.
 
Dall'ASL FG
“Le misure di risanamento ambientale devono essere adottate sia dalle amministrazioni pubbliche che dai cittadini. Il contrasto alla proliferazione delle zanzare è cruciale per ridurre il rischio di trasmissione del virus, che può essere contratto da uccelli infetti e trasmesso all’uomo attraverso la puntura di zanzara”.
La direttrice facente funzioni del Dipartimento di Prevenzione della Asl Fg, Giuseppina Moffa, ha inviato una circolare a tutti i sindaci della provincia e, per conoscenza, al Prefetto di Foggia, con le principali raccomandazioni per contenere la diffusione delle arbovirosi: malattie trasmesse da insetti vettori come zanzare, zecche e flebotomi. Le misure consigliate comprendono l’eliminazione dei focolai ambientali, come la rimozione di oggetti in giardini e cortili che possono raccogliere acqua stagnante (barattoli, sottovasi, giochi, contenitori scoperti); la gestione delle acque stagnanti, favorendo il deflusso in canalizzazioni, cisterne, fontane, grondaie e vasche per evitare lo sviluppo larvale; la cura delle aree verdi, mantenendo puliti giardini, parchi e zone abbandonate rimuovendo rifiuti; la programmazione di disinfestazioni regolari, con interventi almeno settimanali durante i mesi più caldi, in particolare ad agosto e settembre; e l’adozione di misure di protezione individuale, come l’uso di repellenti, l’installazione di zanzariere e l’abbigliamento che copra la pelle. 
 
Nel merito, per i donatori di sangue interviene anche il Centro Trasfusionale del Policlinico Riuniti di Foggia comunicando che la donazione di sangue rimane sicura per donatori e riceventi, con misure di sicurezza standard come il test di screening per chi ha soggiornato in aree a rischio. Durante l'estate è attivo il Sistema nazionale di Sorveglianza per i virus trasmessi da vettori. Recentemente è stato confermato il primo caso di Febbre del Nilo Occidentale in provincia di Foggia, con misure di contenimento come l'abbattimento di un cavallo coinvolto. 
 

Nessun commento:

Lascia un commento. Sarà cura della Redazione a pubblicarlo in base alle leggi vigenti, che non violino la persona e cose altrui. Grazie.